Chi era Giorgio Bassani: storia dello scrittore italiano

Tag: vip
Condividi

Autore del noto romanzo “Il Giardino dei Finzi Contini” è oggi uno degli autori più amati del secolo scorso.

Scopriamo la storia dello scrittore italiano. 

Chi era Giorgio Bassani

Giorgio Bassani (Bologna, 4 marzo 1916 – Roma, 13 aprile 2000) è stato uno scrittore e politico italiano. Cresce a Ferrara con la sua famiglia che gli permette una vita agiata e dettata dagli insegnamenti della religione ebraica

Durante gli anni della scuola dell’obbligo mostra interesse verso la letteratura e si iscrive quindi alla Facoltà di Lettere dell’Università di Bologna. Riesce per un pelo a concludere il suo percorso scolastico, che per molti altri ebrei non può nemmeno cominciare per via delle leggi razziali del 1938.

L’inizio della carriera nella letteratura

Concluso il percorso scolastico pubblica il suo primo romanzo sotto nome falso nel 1940 dal titolo “Una città in pianura”.

Contemporaneamente insegna storia e italiano nella scuola ebraica che raccoglie gli ebrei espulsi dalle scuole pubbliche.

Dimostra quindi il suo dissenso attraverso la letteratura e l’attivismo politico che lo portano anche ad essere rinchiuso per alcuni mesi in prigione.

Una volta tornato alla vera vita ricomincia a pubblicare le sue opere e scrivere anche per alcune riviste tra cui “Paragone” a fianco di Pier Paolo Pasolini.

Il successo consolidato e il Premio Strega

Negli anni ’50 la sua attività politica si fa sempre più viva con la fondazione dell’associazione “Italia Nostra”. Diventa nel frattempo anche professore di storia del teatro all’Accademia nazionale d’arte drammatica e vince il Premio Strega con “Cinque storie ferraresi”.

In questo periodo di grande successo è anche direttore editoriale di Feltrinelli e riesce far pubblicare alcune opere fondamentali di autori italiani e stranieri. Non smette inoltre di collaborare come sceneggiatore con registi del calibro di Luchino Visconti e Vittorio De Sica.

Corona il suo momento di massimo splendore con la pubblicazione del romanzo di formazione “Il giardino dei Finzi-Contini” che si presenta come memoria della sua esperienza di ebreo borghese della Ferrara fascista.