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Giorgio Panariello, ospite di Domenica In, ha rilasciato a Mara Venier un’intervista davvero commovente. L’attore, che siamo sempre abituati a vedere con il sorriso stampato bene in volto, ha raccontato una parte inedita della sua vita: l’infanzia. L’uomo non è riuscito a trattenere le lacrime quando ha ricordato il monologo scritto per il padre mai conosciuto.
Giorgio Panariello a Domenica In
Giorgio Panariello, nel corso dell’ultima puntata di Domenica In, si è mostrato in una veste diversa dal solito. Con lui e i suoi tanti personaggi che porta in scena siamo abituati a ridere, ma questa volta ha voluto regalare a Mara Venier anche la sua parte più intima. Giorgio è finito in lacrime quando ha parlato della sua infanzia. Panariello è stato cresciuto dai suoi nonni e mentre sua madre l’ha vista in rare occasioni, suo padre non l’ha mai incontrato. A questo uomo mai conosciuto, l’attore ha dedicato un monologo molto intenso, che la conduttrice gli ha riproposto in video. Giorgio, in lacrime, ha rivelato: “Non ho mai conosciuto mio padre, mia madre la vedevo solo nelle grandi occasioni. I miei nonni non mi hanno mai fatto mancare l’affetto che dovrebbero dare dei genitori, hanno sopperito, messo il tassello giusto dove mancava”. Anche se non ha avuto una mamma e un papà come i suoi coetanei, Panariello è cresciuto con l’amore dei suoi nonni. Una parte molto importante della sua vita sono stati anche gli amici, in primis Carlo Conti e Leonardo Pieraccioni. I tre, che ad oggi presentano spettacoli teatrali davvero comici, si conoscono fin dalla tenera età e hanno costruito insieme un’amicizia solida e speciale. L’attore ha dichiarato: “I miei amici mi hanno aiutato tantissimo, non mi sono mai mancati in momenti difficili. Guarda gli voglio proprio bene sai, ma anche adesso che sono diventati anziani. Noi ci divertiamo così anche nella vita”.
La carriera di Giorgio
Oltre alle lacrime, Domenica In ha regalato a Giorgio anche tanti momenti spensierati. Uno di questi è il ricordo del suo debutto nel mondo dello spettacolo. L’attore ha sempre amato il palcoscenico e il contatto con il pubblico, ma prima di arrivare al successo ha fatto tanti lavori: “Ho fatto il cameriere, l’elettricista, un sacco di cose prima di arrivare a parlare qui con te, prima di seguire un sogno, dovevo pensare a vivere. A scuola mi consigliarono che avrei dovuto fare un qualcosa che mi mettesse a contatto con il pubblico, ed io ho fatto il cameriere, ma i maitre erano disperati, perché io ero un casinaro, già facevo le imitazioni, anche di Renato Zero, entravo in sala così, e la gente si divertiva”. Panariello sognava di fare l’attore fin da quando era un ragazzino e ha faticato molto prima di affermarsi come uno degli attori comici più bravi del cinema italiano. Ha raccontato: “All’epoca c’era una sorta di incoscienza che non c’è adesso, ora dobbiamo stare attenti a dire questo, non dire quell’altro, attenti agli ascolti. Però io mi emoziono ancora. Io mezz’ora prima dello spettacolo, mi chiudo in camerino da solo, ho proprio l’ansia da prestazione ed è una cosa che dobbiamo sempre mantenere”. Oggi Giorgio ha un successo stellare, ma, nonostante questo, non si è mai montato la testa e nel suo animo è ancora quel ragazzo puro che si divertiva con due giovani Conti e Pieraccioni.