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Non molti sanno che dietro le più belle e conosciute canzoni italiane c’è proprio il paroliere Mogol, il quale scrisse ad esempio molti dei più grandi successi di Lucio Battisti.
Il paroliere e produttore discografico Mogol, nome d’arte di Giulio Rapetti, è nato a Milano il 17 agosto 1936. Era figlio di Mariano, anche lui paroliere noto con il nome di Calibi e direttore della Ricordi Radio Record che assunse il giovane Giulio appena conclusi gli studi. A proposito dei suoi primi tempi alla Ricordi, Mogol ha affermato in un’intervista:
Nel 1954, a diciott’anni, entrai a lavorare in Ricordi. Controllavo le versioni italiane di brani stranieri. Ma presto iniziai a scribacchiare qualche canzone anch’io. Un giorno del ’56 Adriano Celentano, che conoscevo già da ragazzino perché giocavamo nella stessa strada, venne a trovarmi e gli mostrai uno dei miei primissimi esperimenti: Piccolo sole. Emozionati, entrammo nell’ufficio di mio padre Mariano, dirigente in Ricordi, e gliela cantammo. Ci diede un cenno d’assenso e poi, rimasto solo con me, sbottò: “La canzone fa pena e quello è stonato: ma che volete?”.
Mogol inizia quindi a scrivere canzoni con il padre per gli artisti più importanti del momento come Mina e Betty Curtis oppure il famosissimo brano Una lacrima sul viso per Bobby Solo. Ha scritto anche altri grandi successi della musica italiana come Perdono per Caterina Caselli; Io ho in mente te, scritta per gli Equipe 84; A chi per Fausto Leali; la famosissima Riderà per Little Tony; Impressioni di settembre per la PFM e L’emozione non ha voce per l’amico d’infanzia Adriano Celentano.
Il sodalizio artistico più importante è stato però sicuramente quello con il cantante Lucio Battisti.
Nel 1965 Mogol incontra Lucio Battisti, cantante che all’epoca aveva ancora poca notorietà. A proposito di questo fatale incontro, il paroliere ha dichiarato durante un’intervista:
Lucio me l’aveva presentato un’amica. Ho ascoltato le sue canzoni e subito, in maniera diretta, gli ho detto che non mi piacevano. Poi, per mitigare il mio giudizio un po’ duro, l’ho invitato a lavorare insieme a me. Attenzione: la mia opinione non era sbagliata! Le prime canzoni, scritte parole e musica solo da lui, non erano granché. Noi, insieme, al terzo brano abbiamo composto “29 settembre”, che ancora oggi mi pare moderna.
Mogol spinge Battisti a separarsi dal gruppo nel quale cantava per una carriera da solista e fu un successo: nell’edizione del Festival di Sanremo del 1969 Lucio porta il brano scritto insieme a Mogol Un’avventura che porta Battisti al successo. Insieme scrivono alcune delle canzoni più belle della musica leggera italiana, ad esempio Il mio canto libero, Emozioni, Una donna per amico, Sì viaggiare. Insieme con il cantante, Mogol si avventurò anche in un viaggio a cavallo partendo da Milano per arrivare a Roma.
Il sodalizio con Battisti terminò nel 1980 e in seguito Mogol ha collaborato con altri artisti importanti come Zucchero, Mango e Gianni Bella.