Il fascino immortale del cinema: gli abiti più iconici

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Il mondo del cinema crea trame evergreen, personaggi di cui ci si innamora al primo colpo e che nonostante il passare degli anni rimangono parte integrante della cultura di generazioni anche opposte. Dentro il cinema, però, vive anche la moda: è ispirazione, è eleganza e ci sono abiti, proprio come i personaggi che li indossano, in grado di diventare immortali.

Vediamo insieme tutti quegli abiti che hanno fatto la storia del cinema e che sono diventati simboli di stile, oltre che di eleganza assoluta.

Gli abiti di Hollywood diventati simbolo

Il fascino di Hollywood è assoluto e a sottolineare l’incredibile luce che quel mondo emana, ci sono anche gli abiti: eleganti, sfavillanti, iconici, per sempre stampati nella memoria collettiva.

Siamo nel 1960 a Roma quando debutta La dolce vita, premio Oscar di Fellini; l’iconica scena della fontana di Trevi in cui Sylvia (interpretata da Anita Ekberg) e Marcello Mastroianni si perdono nel romanticisimo dell’atmosfera è un momento indimenticabile del cinema, proprio come l’abito indossato da Ekberg. Quest’ultimo, disegnato dal costumista Piero Gherardi, ha fatto letteralmente la storia del cinema internazionale: impossibile dimenticarlo!

Se si parla di storia del cinema è doveroso citare anche un altro capolavoro di eleganza e di stile: Colazione da Tiffany (1961). Chiunque ricorderà l’inimitabile e meravigliosa Audrey Hepburn avvolta in quel tubino nero di raso firmato Hubert de Givenchy, stilista che proprio grazie a quel modello segnò l’inizio di una nuova epoca per la moda femminile. Impreziosito da gioielli, guanti neri e occhiali da sole anch’essi divenuti iconici, il tubino nero di Hepburn continua a fare sognare, anche a distanza di tempo.

E poi c’è lei, la meravigliosa Marilyn Monroe: Quando la moglie va in vacanza (1955) ha regalato una delle scene più iconiche del cinema del tempo. Lei, meravigliosamente perfetta e quell’abito bianco destinato a sollevarsi per lasciare scoperte le gambe. Fu William Travilla a disegnare l’iconico abito, realizzato in crepe di rayon e con la gonna plissettata che tutto il mondo conosce: un evergreen di eleganza che non conosce età. Il nome di Travilla riappare anche in un altro capolavoro del cinema; si tratta di Gli uomini preferiscono le bionde (1953), in cui Monroe sfoggia uno scintillante abito rosso di paillettes insieme a Jane Russel, nato dalle mani dello stilista. Nello stesso film, però, Marilyn Monroe sfoggia anche un altro abito destinato a divenire icona assoluta di stile e femminilità: ve la ricordate mentre canta Diamonds are a girl’s best friend con quel meraviglioso tubino rosa, enorme fiocco e guanti lunghi abbinati?

Un altro abito che entra a fare parte d’ufficio delle icone della moda del cinema è quello indossato da Rita Hayworth in Gilda (1946): un tubino nero a fascia di raso e guanti neri abbinati extra long, che la protagonista indossa in occasione di uno streaptease in cui, però, si limiterà a togliere solamente un guanto. Una scena divenuta cult del cinema, impossibile da dimenticare!

Il Novecento ha raccolto numerosissimi abiti “icona” e tra questi è doveroso ricordare quello indossato da Grace Kelly ne La finestra sul cortile di Hitchcock (1954). L’abito in questione – il Paris dress – è composto da una parte superiore total black e una gonna vaporosa di tulle bianco: perfetto, proprio come lei.

È il 1990 quando la meravigliosa Julia Roberts recita in Pretty Woman (1990). Nel film, divenuto anch’esso evergreen assoluto, Roberts cambia outfit in numerose occasioni; tra gli abiti che però hanno fatto la storia del cinema compare senza dubbio l’abito da cocktail marrone con pois bianchi e, ovviamente, l’abito rosso fuoco con guanti bianchi abbinati.

E ancora Titanic, Grease, Il mago di Oz (le scarpette di Dorothy soprattutto) e tutti – nessuno escluso – gli abiti di Sex and the City, con una particolare attenzione all’abito da sposa che Carrie Bradshow indossa nel film del 2008; abito disegnato da niente meno che Vivienne Westwood.

Il cinema è fascino allo stato puro: impossibile resistergli.