Argomenti trattati
La 64esima edizione dei Grammy Awards non verrà solo ricordata per essere stata la cerimonia più importante dedicata agli artisti più bravi sulla scena musicale, ma questa in modo particolare, verrà ricordata per essere stata una notte ricca di commozione e riflessioni.
C’è stato per esempio l’intervento del presidente ucraino Volodymyr Zelensky e l’attesissimo tributo a Taylor Hawkins. Ma non sono mancati anche i festeggiamenti. Da apprezzare poi il fatto che sia stato dato il giusto e meritato spazio sia agli artisti delle “vecchie leve” sia a quelli delle nuove. Scopriamo allora chi sono stati tutti i vincitori di questa nuova edizione.
Partiamo con il premio per il Best Latin Pop Album, vinto da Mendó, dell’artista cubano-canadese Alex Cuba nominato anche per i Juno Awards per il Global Album of the year. Il premio per il Best Country Album è andato invece a Starting Over del cantaoutore Chris Stapleton, già vincitore di otto Grammy Awards e che nella sua carriera ha lavorato con star pop di enorme successo tra cui anche Taylor Swift.
Il Best Rap Album, per cui era candidato anche Ye, ovvero Kanye West, con il suo album Donda, è stato invece vinto da Call Me If You Get Lost di Tyler, the Creator. Il Best R&B Album è stato invece consegnato ad Azmine Sullivan per Heaux Tales, che insieme ai Silk Sonic ha vinto anche Best R&B Performance per il brano Pick Up Your Feelings.
Il premio Best Dance/Electronic Recording è stato invece assegnato ad Alive dei Rüfüs Du Sol e il Best Traditional Pop Vocal Album è andato invece a Lady Gaga e Tony Bennet per Love For Sale.
Il premio Best Pop Duo/Group Performance se lo sono aggiudicati Doja Cat e SZA per Kiss Me More.
Per quanto riguarda i premi più importanti della serata partiamo dal quello per il Best New Artist vinto da Olivia Rodrigo, che ha conquistato anche il Best Pop Vocal Album per Sour e il Best Pop Solo Performance per Drivers License.
Un grande successo anche per Jon Batiste, che dopo aver vinto il premio per il Best Music Video per Freedom, ha anche vinto l’Album of the Year per We Are.
Grammy Awards 2022 davvero indimenticabili anche per i Silk Sonic, il duo formato da Bruno Mars e Anderson Paak che dopo aver vinto il premio Best R&B Song per Leave The Door Open, per lo stesso brano hanno collezionato altri riconoscimenti come il Best R&B Performance, il Song of the Year e il Record of the Year.
Un capitolo a parte lo meritano i Foo Fighters, il gruppo rock di Seattle che si può dire essere nato da una costola dei Nirvana.
Il leader del gruppo è infatti Dave Grohl, ex batterista di quella che fu la band di Kurt Cobain. In attività dal 1994, i Foo Fighters hanno dimostrato negli anni di meritare il posto d’onore tra i migliori sulla scena. Con l’edizione del 2022 infatti raggiungono un record diventando la band più premiata nella storia dei Grammy.
Dave Grohl e i suoi infatti sono stati premiati con l’ennesimo Best Rock Album per Medicine At Midnight, con il Best Rock Song per Waiting On A War e con il premio per la Best Rock Performance per Making A Fire.
I premi però non sono stati ritirati di persona dai componenti della band, assenti per lutto a causa della grave perdita del batterista Taylor Hawkins, morto di recente mentre il gruppo si trovava a Bogotà, dove avrebbe dovuto esibirsi. E proprio in onore di Taylor Hawkins, considerato uno dei migliori musicisti rock contemporanei e apprezzato davvero da tantissimi altri artisti, è stato trasmesso un video per ricordare lui e il suo percorso.