Lo Staples Center di Los Angeles nel corso della notte italiana ha visto l’usuale parata di star presente all’assegnazione dei Grammy Awards, quelli che vengono definiti gli Oscar della musica, conferiti dai professionisti della National Academy of Recording Arts & Sciences.
Molti pronostici della vigilia sono stati confermati, in particolar modo il trionfo incontrastato del duo francese dei Daft Punk, che con il loro album di disco/funk nostalgica degli anni ‘70, Random Access Memories, hanno razziato le competizioni a loro disposizione, insieme al songwriter e produttore Paul Williams e il cantante Pharrell Williams.
Il robotico duo, che sul palco si è presentato nuovamente mascherato, si è aggiudicato così il premio per la registrazione dell’anno, il miglior album, la migliore performance pop di gruppo, il miglior album dance/elettronico, mentre Paul Williams è stato incoronato produttore dell’anno. L’ormai classica Get Lucky ha così risuonato più e più volte durante la serata, a conferma dell’anno d’oro di un progetto in costante redifinizione.
La grande rivelazione della serata è stata la scalata verso il successo di Macklemore & Ryan Lewis, il duo hip hop che si è portato a casa i riconoscimenti come nuovi artisti emergenti, la miglior performane rap, la miglior canzone rap (Thrift Shop) e il miglior album rap (The Heist).
Grande gioia anche per Lorde, la cui Royals è divenuta una delle canzoni simbolo dell’anno scorso, conquistando così meritatamente proprio il titolo di canzone dell’anno, miglior performance solista pop. Un grandissimo risultato, se si pensa che la cantante neozelandese ha solamente 17 anni.
Tra gli altri eventi della serata ci piace segnalare l’esibizione dei riuniti Beatles Ringo Starr e Paul McCartney, che hanno intonato insieme Queenie Eye; quest’ultimo non si trovava sul palco per puro divertimento, dato che la canzone improvvisata insieme a Dave Grohl, Krist Novoselic e Pat Smear, Cut Me Some Slack, è stata incoronata brano rock dell’anno.
Nell’ambito della musica pesante i riformati Black Sabbath hanno vinto nella categoria della performance metal con God Is Dead?, mentre l’analoga categoria rock ha visto trionfare gli Imagine Dragons con Radioactive.
Qui di seguito il resto dei vincitori della serata, che ha visto anche lo sposalizio sul palco di una trentina di coppie dello stesso sesso:
Record of the year: Get Lucky, Daft Punk and Pharrell Williams
Album of the year: Random Access Memories, Daft Punk
Song of the year: Royals, Lorde
New Artist: Macklemore & Ryan Lewis
Pop solo performance: Royals, Lorde
Pop duo/group performance: Get Lucky, Daft Punk and Pharrell Williams
Pop Vocal Album: Unorthodox Jukebox, Bruno Mars
Dance Recording: Clarity, Zedd featuring Foxes
Dance/Electronica Album: Random Access Memories, Daft Punk
Traditional pop vocal album: To be loved, Michael Bublé
Rock Performance: Radioactive, Imagine Dragons
Metal Performance: God Is Dead?, Black Sabbath
Rock Song: Cut Me Some Slack (Dave Grohl, Paul McCartney, Krist Novoselic and Pat Smear)
Rock Album: Celebration Day, Led Zeppelin
Alternative Music Album: Modern Vampires of the City, Vampire Weekend
R&B Performance: Something, Snarky Puppy with Lalah Hathaway
Traditional R&B Performance: Please Come Home, Gary Clark Jr.
R&B Song: Pusher Love Girl (Justin Timberlake)
Urban Contemporary Album: Unapologetic, Rihanna
R&B Album: Girl On Fire, Alicia Keys
Rap Performance: Thrift Shop, Macklemore & Ryan Lewis featuring Wanz
Rap/Sung Collaboration: Holy Grail, Jay Z featuring Justin Timberlake
Rap Song: Thrift Shop (Macklemore & Ryan Lewis featuring Wanz)
Rap Album: The Heist, Macklemore & Ryan Lewis
Country Solo Performance: Wagon Wheel, Darius Rucker
Country Duo/Group Performance: From This Valley, The Civil Wars
Country Song: Merry Go ‘Round (Kacey Musgraves)
Country Album: Same Trailer Different Park, Kacey Musgraves
Producer (Non-Classical): Pharrell Williams
Foto: Getty Images