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La prima donna italiana a ricevere il prestigioso Premio Nobel è stata la scrittrice sarda Grazia Deledda, una delle letterate più importanti del Novecento italiano.
La scrittrice Grazia Maria Cosima Damiana Deledda è nata a Nuoro il 27 settembre 1871 in una famiglia benestante. Frequenta le scuole elementari e viene poi istruita a casa sulle lingue e sulle altre materie e poi continua la sua formazione da autodidatta. Propensa alla scrittura, verrà invogliata da due “amici di lettera”, gli scrittori Enrico Costa e Giovanni De Nava che ne intuiranno le potenzialità. Riuscirà a far pubblicare su rivista alcuni dei suoi racconti e inizia a riscuotere l’approvazione di grandi scrittori italiani come Giovanni Verga e Luigi Capuana.
All’inizio del Novecento le opere della Deledda sono sempre più apprezzate e vendute, soprattutto i romanzi Elias Portolu, uscito nel 1903; Cenere pubblicato l’anno dopo; L’edera del 1908; Sino al confine del 1910; Colombi e sparvieri uscito nel 1912; Canne al vento, il suo romanzo più noto pubblicato nel 1913 e L’incendio nell’oliveto del 1918. Molti dei suoi romanzi sono immersi nella sua Sardegna, intesa come un luogo mitico e al quale la scrittrice è molto legata.
A proposito ha infatti affermato:
Io non sogno la gloria per un sentimento di vanità e di egoismo, ma perché amo intensamente il mio paese, e sogno di poter un giorno irradiare con un mite raggio le fosche ombre dei nostri boschi, di poter un giorno narrare, intesa, la vita e le passioni del mio popolo, così diverso dagli altri così vilipeso e dimenticato e perciò più misero nella sua fiera e primitiva ignoranza. Avrò tra poco vent’anni, a trenta voglio avere raggiunto il mio sogno radioso quale è quello di creare da me sola una letteratura completamente ed esclusivamente sarda. Sono piccina piccina, sa, sono piccola anche in confronto delle donne sarde che sono piccolissime, ma sono ardita e coraggiosa come un gigante e non temo le battaglie intellettuali.
Non molti sanno che Grazia Deledda è stata la prima donna italiana a ricevere il Premio Nobel. Nel 1927 infatti viene insignita del Premio Nobel per la letteratura (ed è la seconda donna al mondo a ricevere questo prestigioso riconoscimento) con la seguente motivazione:
Per il suo lavoro intriso di idealismo ed umanità, la cui satira stimolante è spesso infusa di una poetica di singolare bellezza.
Nel 1899 conosce e sposa il funzionario statale Palmiro Madesani, conosciuto a Cagliari. Insieme vivono per un periodo in provincia di Mantova, luogo del quale era originario Madesani, e poi si trasferiscono a Roma. Qui, dato il successo dei lavori della Deledda, il marito si licenzia dal lavoro per dedicarsi esclusivamente al lavoro di agente letterario della moglie. Insieme hanno avuto due figli di nome Franz e Sardus.
La scrittrice sarda è morta nel 1936 a causa di un tumore al seno e oggi le sue spoglie si trovano nella chiesetta della Madonna della Solitudine a Nuoro.