GTA a Napoli pagina Facebook Rockstar Games

La rivincita dei guappi

Grand Theft Auto V è stato di gran lunga uno dei dei fenomeni più importanti dell’attuale stagione videoludica.

Il prodotto firmato Rockstar Games, che mette il giocatore nei panni di tre criminali che si fanno strada nel mondo della mala, è divenuto un’autentica droga per milioni e milioni di persone, non solo per un gameplay semplice e intuitivo ma anche e sopratutto per la vastità sconfinata del mondo virtuale, quasi un universo a se stante.

I programmatori hanno infatti reso possibile l’esplorazione integrale della città fittizia di Los Santos, facente parte dello stato immaginario di San Andreas: è quello che si definisce in gergo un open world, uno scenario percorribile per esteso a piedi o con uno dei molteplici veicoli messi da rubare o comprare; a tutto ciò si aggiungono innumerevoli sottogiochi che vanno dalla battuta di caccia alle corse in bicicletta, passando per il golf o il tennis.

Naturalmente in Italia il titolo è uscito in versione tradotta, ma evidentemente a qualcuno è sembrato che non si fosse fatto abbastanza per localizzare GTA. Una pagina Facebook, il cui nome Se GTA fosse ambientato è autoesplicativo, ha deciso quindi di immaginare una versione partenopea, pubblicando dei divertentissimi fotomontaggi in cui uno dei protagonisti del gioco viene inserito in una riconoscibile zona di Napoli grazie alle immagini ricavate da Google Street View.

Le risate poi proseguono grazie alle scelte fittizie attribuite al personaggio, ovviamente scritte in dialetto. Seguendo gli stereotipi di un certo malcostume napoletana, il malvivente di GTA Napoli è un guappo rissoso e molesto che deve insegnare al figlio a guidare, si fa ricoverare in ospedale quando non ha soldi per un hotel, entra di straforo alla stadio e molla sganassoni ai danni dei giocatori della Juventus, ritorna a casa ubriaco svegliando mezzo quartiere con le sue urla, non paga il biglietto della metropolitana e malmena il controllore.

Il tutto con l’ironia di chi conosce e sa ridere dei luoghi comuni che la propria città e i propri concittadini hanno creato e di cui al tempo stesso sono vittime innocenti. 

Foto: Facebook

Scritto da Style24.it Unit

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