Guerra in Ucraina e quando finirà: ecco perché per Vladimir Putin il 7 ottobre 2022 è una data chiave.
Continuano gli “oroscopi” fra la capitolazione dell’Ucraina e le tappe clou del calendario russo e proseguono in un susseguirsi di “date simboliche” entro e non oltre le quali la pratica Kiev sarebbe stata archiviata: dal 9 maggio anniversario della vittoria sul nazismo fino al 12 giugno giornata dell’orgoglio russo, i servizi britannici ed i vaticinanti di turno non ne hanno azzeccata una.
Ma tant’è, la stampa riporta e non commenta e l’ultima previsione porta il suggello di una mente brillante come quella di Garry Kasparov, ex campione mondiale di scacchi e oppositore del Cremlino citato da Unian. Ma perché proprio il 7 ottobre? Kasparov ha spiegato che l’annuncio russo della vittoria arriverà “entro il 7 ottobre, per il compleanno di Putin, i dittatori amano molto gli anniversari, avrà 70 anni, penso che la dichiarazione sia prevista per questa data”.
Lo scacchista ha detto anche che “ha preso piede un certo buon senso e si è arrivati alla conclusione che non è possibile vincere la guerra nella misura prevista, quindi è necessario sistemare acquisizioni territoriali e condurre trattative da una posizione di forza”. A traino delle affermazioni di Kasparov arriva il consueto report degli immancabili servizi britannici, maestri della raccolta info sull’altro grande filone su Putin: le sue innumerevoli (e mai dimostrate) malattie.
Spiega il Ministero della Difesa britannico nel suo report: “Mentre continuano i combattimenti inconcludenti sia nel Donbass che a Kherson, i comandanti russi continuano a trovarsi di fronte a un dilemma: se impiegare le risorse per l’offensiva a Est o rafforzare la difesa a Ovest“.