Guida per autori Tv e Media: Alberto Contri, la televisione è tutta uno spot!

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"Oggi stiamo notando una certa convergenza non soltanto delle tecnologie, ma proprio del linguaggio

Lo specifico registico della pubblicità, specifico che attiene alla sintesi, alla rapidità del montaggio, alla capacità di sposare insieme suoni e immagini in modo molto veloce, molto rapido, ma anche molto accattivante, interessa, in tal senso, anche la comunicazione di carattere puramente informativo.

Direi quindi che ci troviamo di fronte ad una contaminazione, di carattere positivo…dello specifico registico pubblicitario con il contenuto televisivo tout court".

Lo sostiene Alberto Contri, pubblicitario, ex dirigente Rai e uomo di Comunicazione a 360 gradi che è tra l'altro autore del primo videodisco interattivo italiano e del primo progetto di realtà virtuale per usi scientifici.

La sua analisi sul rapporto tra la Pubblicità e la Tv si può leggere in un'intervista datata 1998 ma ancora attualissima, che propongo nella Guida per autori di Tv e Media di Format, sezione Documenti.

L'intervista concessa da Contri a Mediamente si conclude con un vano auspicio: creare una scuola della RAI per autori.

"La prima cosa che ho chiesto quando sono arrivato in Rai – raccontava Contri– è stata se c'era una scuola per autori o per talenti, e mi è stato risposto che non c'era.

Ho pensato che fosse stranissimo, dal momento che, visti i fondi che si possono probabilmente reperire, si potrebbe tranquillamente creare…

Mi sembra folle che l'unica sperimentazione sia fatta dal concorrente privato…

Occorre creare un laboratorio per nuovi linguaggi e per nuovi talenti dove poter tra l'altro sperimentare e mettere insieme giovanissimi e anziani di grande esperienza. Organizzare un laboratorio tipo bottega medievale: dove si re-impari a raccontare, dove si inventino nuovi linguaggi facendo tesoro di una cultura professionale accumulata nel tempo.

Il tutto in forma trasversale e interdisciplinare, cosa peraltro richiesta dall'evoluzione dei nuovi media. Tutto molto più interessante che stare dietro alle beghe politiche, no?".

Dopo otto anni, il progetto di Contri è rimasto sulla carta!
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