Chi era Gustave Courbet: tutto sul pittore francese

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Gustave Corubet è stato un esponente fondamentale del realismo.

Inizia cautamente ad inserirsi nel giro di artisti, dividendo il pubblico per la veridicità delle sue opere, fino a realizzare qualcosa di rivoluzionario e scandalistico.

Chi era Gustave Courbet

Jean Désiré Gustave Courbet (Ornans, 10 giugno 1819 – La Tour-de-Peilz, 31 dicembre 1877) è stato un pittore francese. Cresce con i genitori e i fratelli in una piccola cittadina dove si occupano di agricoltura. Rimane legato alla famiglia per tutta la sua vita così come ai luoghi della sua infanzia.

In fase giovanile apprende dal padre le prime regole della pittura, ma nel 1837 si trasferisce a Besancon per frequentare l’università di legge seguendo il desiderio dei genitori. Qui però continua il suo percorso individuale frequentando le lezioni di Charles-Antoine Flajoulot ispirandosi ai lavori del grande David. Studiando le opere del Louvre e dei musei di Parigi si ispira inoltre alle opere di Rubens, Rembrandt, Tiziano e di Caravaggio per creare il suo stile personale.

Le prime esposizioni e la scelta del realismo

Nel 1848 ha occasione di esporre al Salon una decina di quadri e disegni che lo portano ad avere una discreta notorietà che gli permette di partecipare anche alle edizioni successive. Tra le sue opere “Dopocena ad Ornans” ottiene grandissimo successo, ma lo stesso non vale per tutti i suoi quadri. Tra questi per esempio “Gli spaccapietre” e “Funerale a Ornans” criticato aspramente per la bruttezza dei personaggi.

A questo periodo risale la sua identificazione con il filone del Realismo e della pittura storica. Rappresenta una locanda rustica e famigliare, una vera e propria scena contadina in memoria della famiglia (protagonista dell’opera).

Tra le opere più rappresentative vi è “L’atelier dell’artista” dove si ripropone un altro aspetto contestato del suo stile: la grandezza delle tele. Rifiutato al Salon decide di esibire in una propria mostra personale intitolata “Du realisme” .

Il successo consolidato e le opere ribelli

In questo periodo ottiene numerosi consensi e la protezione di personaggi illustri. Gli arrivano sempre più numerose commissioni che lo portano a realizzare scene di qualsiasi tipo fino addirittura alla raffigurazione di un gruppo di preti persi per una strada di campagna dopo essersi lasciati corrompere dall’alcol.

Naturalmente l’essersi spinto così oltre lo porta anche a ricevere delle critiche da parte dei più moralisti. Questi non apprezzeranno nemmeno molte delle sue opere più amate quali “Venere e Psiche” che ritrae una scena lesbica o “L’origine du monde” che raffigura le parti intime in primo piano di una donna.

La modella, Joanna Hiffernana, è stata la sua musa ispiratrice per molte opere di questo periodo.