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Un nome forse poco noto, ma fondamentale nella storia della pittura. Ecco la storia di Gustave Moreau, l’artista francese.
Chi era Gustave Moreau
Gustave Moreau (Parigi, 6 aprile 1826 – Parigi, 18 aprile 1898) è stato un pittore francese. Cresce in una casa di artisti con padre architetto e madre appasionata di musica. Durante l’adolescenza emerge la passione per il disegno che si fa man mano più importante al punto che la trasformerà poi nel suo lavoro.
Prova a seguire gli studi accademici iscrivendosi alla Scuola delle Belle Arti, ma comprende che la sua vocazione rifiuta i canoni ed è libera. Così si appassiona degli artisti romantici e si ispira a loro duraze la sua produzione. A coronare la sua maturazione artistica è il grand tour in Italia, che compie insieme a Edgar Degas e Chavannes, che lo porta a scoprire l’arte del paese, che gli torna utile nella realizzazione di alcune sue opere
L’inizio della carriera artistica
Una volta tornato nella città natale viene presto riconosciuto artisticamente e inizia ad esporre nei salon. Ottiene grande successo sia dal pubblico che dalla critica e prende così il via la sua carriera come pittore.
Realizza opere che fondono le vicende storiche al mito attraverso il naturalismo. Un insieme di elementi molto diversi tra loro che rendono le sue composizioni complesse e uniche. Nel 1892 gli viene proposto di trasmettere ai giovani la sua passione con la posizione di professore all’Accdemie di belle arti di Parigi diventando così l’insegnante che non aveva mai avuto.
Lo stile e l’importanza dell’interpretazione
A livello stilistico si distingue per la sua capacità di unire insieme diversi simboli che rendono complessa l’interpretazione delle sue opere. Questo però permette al fruitore di essere realmente partecipe e non essere quindi uno spettatore passivo.
Si crea quindi una sorte di accordo con l’artista che concede quindi una varietà di significati personali del suo quado. Chiaro però che per riuscire a comprendere le opere di Moreau è indispensabile avere una conoscenza del mito che è spesso la chiave dei suoi racconti. La sua influenza artistica sarà poi estremamente rilevante per esponenti del surrealismo come Salvador Dalì o André Breton.