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Happy Days ha fatto la storia della televisione internazionale: i suoi personaggi e le sue storie fanno parte dei ricordi più piacevoli di molte generazioni.
Gli stessi fan che un tempo seguivano ogni giorno le avventure di Fonzie e compagnia sono stati letteralmente entusiasti nello scoprire che Rod Howard ha messo on line un selfie di gruppo insieme a molti degli altri attori di Happy Days: la reunion è dietro l’angolo?
Questo è un po’ il periodo del revival: i fan di Beverly Hills hanno costruito un’attesa enorme intorno al reboot della storica serie degli anni Novanta, funestato prima dalla improvvisa scomparsa di Luke Perry e in seguito da ascolti che sono andati drammaticamente calando con la messa in onda delle puntate le quali, evidentemente, non hanno saputo soddisfare le altissime aspettative del pubblico.
Forse proprio sull’onda dell’amarezza per un reboot che non è sopravvissuto a se stesso i telespettatori americani sono andati in fibrillazione dopo la fotografia postata da Ron Howard sul proprio profilo Instagram. Insieme a lui Henry Winkler, Don Most, Anson Williams e Marion Ross, che furono rispettivamente Fonzie, Ralph, Potsie e Marion Cunningham.
L’occasione della rimpatriata è stata un evento di beneficenza per raccogliere fondi destinati a tenere aperto il teatro fondato da Dan Marshall, geniale inventore della serie che, tra gli altri, lavorò anche ad altri successi stratosferici, come l’indimenticabile Pretty Woman.
A quanto sembra dalla fotografia postata da Ron Howard, i ragazzi di Happy Days hanno di certo perso un po’ di smalto a causa dello scorrere degli anni, ma sembrano ancora in splendida forma.
Considerando che l’imbranatissimo Ricky Cunningham con il passare dei decenni si è trasformato in un regista di fama internazionale potrebbe prendere lui stesso le redini di un eventuale reboot della serie.
I fan lo sperano, e sognare non costa niente.
La sit com Happy Days andò in onda negli Stati Uniti a partire dal 1974 per i dieci anni seguenti.
La sit com era basata su una visione a tinte tenui di un’epoca d’oro della storia americana, a cavallo tra gli anni Cinquanta e Sessanta (non a caso il titolo scelto per la serie fu “Giorni Felici”). La trama ruotava attorno alle avventure adolescenziali di Ricky Cunningham e del suo gruppo di amici, tra i quali primeggiava per carisma ed esperienza Arthur Fonzarelli, soprannominato Fonzie.
Proprio il personaggio di Fonzie, che avrebbe dovuto rimanere marginale nell’economia della storia, divenne uno dei più celebri in assoluto e costituì, insieme ai signori Cunningham, un punto di riferimento nella vita e nelle esperienze di Ricky e dei suoi giovani amici. Addirittura fu coniata l’espressione “sindrome di Fonzie” per indicare lo straordinario e imprevisto successo di un personaggio che avrebbe dovuto rimanere in secondo piano.
La serie fu estremamente apprezzata per la leggerezza, l’ottimismo e la semplicità con cui affrontava temi delicatissimi, tra cui il rapporto con se stessi e con gli altri, i rapporti di coppia e la paura del futuro.