E così siamo arrivati al fatidico giorno: Harry Potter e l'Ordine della Fenice, il quinto libro della saga del maghetto Harry Potter, è sbarcato al cinema.
Si potrebbe scriverne bene, ma non sarà questo il caso. Io odio Harry Potter. O meglio, non lo odiavo i primi anni, poi ha iniziato ad essere una presenza fissa ovunque: libri, cinema, bancarelle, negozi di giocattoli, adesivi, magliette, mutande, pantaloncini, autoreggenti, lecca lecca e brioche.
Un incubo che non lascia scampo. Quando è troppo è troppo. Non solo, la Rowling, non contenta dei suoi sette parti, il 21 luglio è attesa l'ultima creatura Harry Potter and the deathly Hallows, ha anche affermato che non esclude un nuovo libro.
O meglio, lo ha lasciato intendere senza specificare che si tratterà di un nuovo Harry Potter. Eh no: un ottavo libro, Harry Potter e la fine di un incubo, non lo vogliamo vè.
Anche perchè sono in molti, compreso chi scrive, a sperare che nel settimo libro il maghetto possa levarsi definitivamente dai piedi. No, non è crudeltà, è solo che quando una cosa si trascina per troppo tempo si supera il confine dell'accetazione: almeno a livello psicologico.
E poi c'è anche un altro aspetto.
I protagonisti del film – ai tempi del primo ciak – erano dei ragazzini, ora Daniel Radcliffe, ovvero Harry Potter, è cresciutello: nei panni di Harry appare anche un po' sfigato. Ancora lì a giocare con la bacchetta? E basta, che si dedichi a qualcosa di più interessante.
E poi si vede, leggendo le dichiarazioni dell'attore in giro, che anche Radcliffe ne ha le scatole piene del suo personaggio.
Ma torniamo al film, che a quanto pare non è stato accolto con entusiasmo dalla critica.
Eppure diventerà sicuramente il nuovo campione d'incassi della stagione cinematografica.
Alcuni giornali americani hanno affermato che il nuovo Harry Potter è troppo crudo, grigio, cupo. Per loro questo è un problema, per me invece è il miglior modo per puntare ad incassi record. La ragione è semplice: molti bambini sono cresciuti in questi anni con il culto di Harry Potter, e sono cresciuti assieme a Radcliffe; ai tempi del primo libro avevano dieci anni, ora ne hanno quasi venti.
Vorranno pur vedere qualcosa di più crudo.
E i più piccoli, direte voi? Bè, quelli ormai sono abituati a vedere schifezze peggiori in tv, non si scandalizzeranno sicuramente per un'atmosfera troppo cupa.
Bah, a questo punto non ci resta che avere un vostro giudizio. Harrypottiani di tutto il mondo unitevi e diteci cosa ne pensate.