Heath Ledger era un grande attore, uno di quelli innamorato e completamente immerso nel proprio lavoro.
Se l’obiettivo del cinema è creare storie e personaggi senza tempo, lui è riuscito a rendersi memorabile per aver contribuito al processo. Scopriamo il suo percorso dagli esordi al grande successo.
Heath Andrew Ledger, nato a Perth il 4 aprile 1979 è stato un attore australiano. Così nominato in onore del protagonista di “Cime tempestose” di Emily Brontë, cresce con entrambi i genitori fino ai dieci anni, età in cui i due divorziano lasciando in lui un segno indelebile.
Durante l’adolescenza mostra predisposizione verso gli sport e la recitazione, decidendo di coltivare prevalentemente quest’ultima.
Si inserisce così nel mondo del teatro passando poi alla Globe Shakespeare Company abbandonando gli studi. Si trasferisce a Sydney e qui si avvicina al mondo del cinema incontrando non pochi ostacoli e difficoltà. Riesce però ad ottenere alcuni ruoli in serie tv più o meno note fino a inserirsi nel telefilm “Roar”, la sua prima produzione statunitense.
In breve tempo ottiene la sua prima parte di successo, che sancisce a tutti gli effetti il suo esordio ad Hollywood. A fianco di Julia Stiles è infatti protagonista della commedia romantica “10 cose che odio di te”. Con la volontà di allontanarsi dallo stereotipo del giovane bello partecipa a provini per ruoli più impegnati ottenendo quello nel film “Il patriota” di Roland Emmerich. Prende parte poi al film “Il destino di un cavaliere” con cui ottiene grande visibilità a livello mondiale.
Gli anni successivi si rivelano complessi a livello lavorativo, ma si risolleva con la partecipazione al kolossal “Le quattro piume” a fianco di Kate Hudson seguita da quella in “Ned Kelly” con Naomi Watts.
Seguono altri progetti cinematografici noti tra cui “La setta dei dannati”, “I fratelli Grimm e l’incantevole strega”, “Casanova” e “I segreti di Brokeback Mountain” presentati a festival cinematografici di rilievo. Con quest ultimo film riceve numerosi premi e candidature, tra cui quella al Premio Oscar.
Tra i successi dei primi anni 2000 non si può non menzionare “Il cavaliere oscuro”, dove interpreta i panni di Joker. La preparazione a questo ruolo è stata presa molto seriamente da Ledger che per mettersi nei panni del personaggio si è chiuso da solo sei settimane in una stanza d’albergo per esercitarsi. In diverse interviste ha raccontato di essersi esercitato molto su voce, postura ed espressioni del viso per interpretare perfettamente i panni del villain.
Poco prima dell’uscita del film, il 22 gennaio del 2008 Heath Ledger muore. Il suo corpo viene trovato senza vita e la polizia attiva le indagini per cercare cause sulla sua morte. Nulla fa pensare ad un suicidio, eppure non sono in pochi a discutere di come il personaggio di Joker abbia consumato la sua vita. Egli ha infatti trasformato il noto ruolo interpretato da Jack Nicholson in un sociopatico, dedicandosi in maniera estenuante alla realizzazione perfetta del cattivo.
Con l’arrivo dell’autopsia si è dichiarato che l’attore è morto per un’intossicazione dovuta dall’unione di diazepam, ossicodone e idrocodone.