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L’henné è una polvere utilizzata da secoli nei paesi indiani e africani per prendersi cura e colorare capelli, unghie e pelle.
Oggi se ne parla molto ed è utilizzato soprattutto da chi cerca un’alternativa alle classiche tinture, ma non solo, gli impacchi a base di questa magica polvere sono un toccasana per la chioma e la cute della testa.
Sono numerose le proprietà che vengono attribuite all’henné e prima di scoprire come si applica, vediamo che cosa è. Si tratta di un arbusto spinoso chiamato Lawsonia Inermis, dai cui rami si ricava una polvere giallo-verde, che una volta essiccata viene utilizzata per colorare pelle e tessuti. In commercio si trovano tre diverse tipologie di questa tintura: rosso, neutro e nero. È fondamentale specificare che con l’henné non si possono far diventare i capelli più chiari, per schiarirli serve infatti una tecnica più aggressiva: la decolorazione.
È quello ricavato dalla Lawsonia Inermis, che grazie a una molecola chiamata lawsone, una volta essiccata, produce naturalmente una colorazione aranciata-rossiccia.
Unendo la Lawsonia alla pianta Indigofera Tinctoria, si ottiene una colorazione più scura, perfetta per ottenere capelli mogano con riflessi caldi, che tendono alle sfumature cioccolato.
Si ottiene dalla Cassia Obovata, non ha proprietà coloranti, è infatti trasparente, ma si rivela un ottimo toccasana per i capelli sfibrati, che necessitano di una maschera rinforzante e ristrutturante.
In generale, preparare la miscela di henné da applicare sui capelli è una tecnica molto semplice e veloce. Di seguito spiegheremo i passaggi da seguire per ottenere un ottimo risultato a casa, senza dover andare per forza in un salone di parrucchieri.
Versare la polvere necessaria nella ciotola e versare anche l’acqua, che deve essere calda, ma non bollente. La quantità di henné varia in base alla tipologia di capello. In linea generale, chi ha una chioma folta e spessa può inserire una quantità cha varia dai 50 grammi fino al 500/600 grammi, per chi ha i capelli lunghi fino alla vita. Per coloro che hanno i capelli fini la quantità di henné varia dai 30 grammi fino ai 350/400 grammi.
Mescolare bene la miscela fino a ottenere un composto abbastanza denso e omogeneo. Per ottenere un risultato più idratante, si possono aggiungere al composto dello yogurt o del miele.
Con le dita prendere del composto e massaggiarlo sui capelli partendo dalla radice e raggiungendo tutte le lunghezze.
Tra gli svantaggi c’è sicuramente la breve durata dell’effetto dell’henné sui capelli. La colorazione infatti non è permanente, ma si intensifica mano a mano che si esegue l’applicazione sui capelli. Altro effetto indesiderato è la perdita di colore ogni volta che i capelli vengono lavati. Non spaventatevi se sotto la doccia vi corrono sul corpo dei rigagnoli arancioni, è assolutamente normale. Infine, molte persone mal sopportano l’odore della polvere, che ricorda delle erbe.
Naturale non è sinonimo d’innocuo. Così come le tinte chimiche hanno delle controindicazioni, anche l’henné non è adatto a chiunque. L’uso di questa polvere colorante è infatti vietato a persone affette da favismo. Fra i vari componenti dell’henné si trova il composto 2-idrossi-1,4-naftochinone, che potrebbe essere potenzialmente in grado d’indurre l’emolisi in pazienti affetti da favismo, peggiorandone pertanto il quadro clinico e mettendo a serio rischio la loro salute.