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Si chiama Herny e non è un’invenzione di fantascienza.
Non è forse un caso che la data di uscita sul mercato sia stato l’otto marzo, la festa delle donne. Herny infatti è la sex doll maschile che può soddisfare le esigenze di molte donne, più di quante ne crediate. Non è infatti soltanto un sex toy come lo possono essere un vibratore o un anello vibrante: oltre ad avere le sembianze di un uomo, e oltre a poter fare sesso (quasi) come un uomo, Herny ha un’intelligenza artificiale.
Si comanda attraverso lo smartphone e, se ve lo state chiedendo, Herny è un robot parlante. Ecco quello che sembra essere un compagno perfetto, tranne forse per il fatto di non essere umano.
Contro ogni aspettativa la sex doll Herny sbarca sul mercato del sesso femminile, con buone aspettative da parte dei suoi fautori. Non più quindi un mercato chiuso al solo mondo di uomini, ma un nuovo target su cui puntare: le donne.
Una nuova sex doll con un nome e caratteristiche umane e componibili: vediamone le caratteristiche e i pro e i contro.
Ebbene Herny parla eccome, con un accento inglese anche! Per la precisione, Herny pesa 38 chili: è facilmente spostabile, quindi, nel caso vogliate portarlo in camera da letto… già, perchè tra le caratteristiche della nuova sex doll uscita sul mercato c’è l’intercambiabilità del pene.
La misura si può scegliere, ed è l’unica parte non robotica del robot. Si può però comporre in moltissime varianti, cambiando misure, colori e forme. Solo l’altezza rimane standard per tutti i modelli, ossia 182 centimetri.
Matt McMullen, Ceo dell’azienda Abyss creations che ha lavorato in collaborazione con Realbotix e che gli ha dato “vita”, ha deciso di creare un sex doll palestrato ma non esageratamente, basandosi su misure standard di apprezzamento.
Herny è rivestito di silicone, anche se le nuove tecnologie hanno permesso di renderlo il più possibile simile alla pelle umana, così da non sentirsi estraniati al contatto con lui.
Ciò che c’è di più originale, e a tratti inquietante, è non solo la possibilità di comandare Herny tramite un’app che si scarica, ma il fatto di poter decidere le sue inclinazioni e il suo carattere. Il nuovo toy boy di silicone, infatti, non ha il solo scopo di rendere felici le donne (o anche gli uomini) sotto le lenzuola, ma di tener loro compagnia.
Chiunque lo acquisti, dunque, per la modica cifra di undicimila dollari, si ritroverebbe un coinquilino che fungerebbe anche da compagno oltre che da partner sessuale. Il suo creatore, McMullen, ha infatti dichiarato: “Questi oggetti vengono chiamati sex dolls ma in realtà si tratta di “compagni”. In questo mondo fatto di computer le persone sentono la mancanza di un’interazione umana.” C’è da chiedersi se la mancanza di interazione umana, dovuta alla presenza di computer e al mostruoso progresso tecnologico, non possa che diminuire sempre di più con l’ingresso nel mercato di una sex doll come Herny.
“Cosa c’è di male in un uomo galante, anche se è un robot?” aggiunge McMullen. “Se si comporta meglio di alcuni uomini in carne e ossa, non solo in camera da letto, può essere un modo per far capire loro quello che vogliono davvero oggi le donne.”
La capacità straordinaria di Herny è dunque quella di essere non solo un amante a letto, ma anche un compagno.
Attende la donna a casa per accoglierla dopo il lavoro e può discutere con lei di film e telefilm. Può decantare poemi d’amore, poesie romantiche, può, in poche parole, far davvero credere a una donna di essere amata. Potrebbe funzionare? Ebbene, molte donne potrebbero lasciarsi andare a un Herny robotico piuttosto che a un Uomo X che tarda ad arrivare, che con i suoi difetti fa sentire trascurata la sua lei, che è egocentrico o arrogante, che non è sempre in vena di romanticherie e paroline dolci…
Insomma, che sia umano. La scelta in fondo è piuttosto semplice: si decide tra un ideale robotizzato e un reale che spesso delude le aspettative. Herny piace tanto alle donne proprio perché ha funzioni che nascondono, o almeno ci provano, il suo “essere un robot”. Un dettaglio non da poco conto, ma probabilmente utile a sconfiggere la solitudine, sempre che non ci si faccia convincere da una sex doll di essere da lui amati/e.
O, ancora, se non dimentichiamo che Herny, come ogni macchina, potrebbe rompersi da un momento all’altro, cosa che sottolineano in molti di quegli esperti preoccupati per la questione etica che si nasconde dietro le sex dolls.
Sicuramente il mercato delle sex dolls è in forte espansione, anche se si considera il boom degli acquisti da parte delle donne. Secondo una ricerca di Idealo, portale internazionale di comparazione prezzi, le donne nel 2017 hanno acquistato molto di più degli uomini oggetti utili al piacere sessuale.
Le percentuali (un 26% in rosa rispetto a un 5% maschile) danno da pensare, e fanno credere in una buona riuscita di Herny. Il mercato in cui sembra che le sexdolls attecchisca di più è la Cina, dove sono peraltro anche più economiche: vedremo come se la caverà Herny.