Heroes: s, s, mi piace proprio

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E' cominciato, forse un po' in sordina ma è cominciato.

Anche quest'anno un nuovo serial, che dovrebbe preannunciarsi un cult, è arrivato in Italia. Il nome? Heroes.

Onore al merito di Italia Uno, che quest'anno ha in palinsesto una caterva di serial che danno respiro ad una tv ammuffita. Certo, quei risultati poco sopra il 10% di share non fanno ben sperare, tuttavia combatterò per diffondere il verbo, prima che qualche genio con la T possa anche solo pensare di trasferirlo in seconda serata.

Si vede tutta l'influenza di un altro capolavoro di nome Lost, nella scelta dei personaggi, negli intrecci, addirittura nella colonna sonora. Qui però non si gioca con il flashback ma con il futuro. Qui i protagonisti si sfiorano, si incontrano, si "citano", ma vivono realtà completamente diverse.

L'atmosfera è più cupa di Lost? No. Il lato macabro del serial si fa sentire, anche se l'inquietudine di Lost non viene raggiunta. E certo, direte voi, sono serial diversi, che c'azzecca?

Ho visto solo le prime quattro puntate, come la maggior parte di voi, non ho seguito nulla su Sky, quindi questo giudizio, del tutto positivo, è frutto di un primo impatto.

Però sono curioso di sapere cosa ne pensate voi. L'avete visto? Vi siete già fatti un'idea? 

Ah, ovviamente niente spoiler nel caso siate già avanti con le puntate. Molte grazie. So che questa settimana manderanno in onda le repliche delle prime due puntate, sempre su Italia Uno in seconda serata. Se ve le siete perse provate a vederle.

C'è chi dice che rispetto all'originale la versione italiana ha perso con il doppiaggio.

Può essere, anche se, e non mi lapidate per ciò che sto dicendo, io sono assolutamente a favore del doppiaggio.

Ho saputo anche che i sottotitoli del folle giapponese in origine erano a forma di fumetto, mentre qui in Italia sono standard. Ecco, questa sì che è una grave perdita. L'idea era geniale e in linea con il personaggio che, si sa, si candida a diventare il più amato della serie.