Per tutta la sua vita è stato definito un uomo difficile, dal carattere complesso e a tratti contradditorio.
Allo stesso tempo non gli è mai stata negata l’innata genialità unita ad un forte spirito di iniziativa. Howard Hughes è quindi un personaggio tanto amato quanto odiato.
Howard Robard Hughes Jr. (Humble, 24 dicembre 1905 – Houston, 5 aprile 1976) è stato un aviatore ma anche regista e produttore cinematografico statunitense. Cresce a Houston, sebbene alcuni riportino come luogo d’infanzia la città di Humnle in Texas. Fin da bambino soffre di diversi disturbi mentali che lo portano a vivere crisi ossessivo compulsive costringendolo così all’isolamento.
Il padre, Howard Sr., si fa conoscere per essere il brevettatore di uno scalpello in grado di penetrare qualsiasi tipo di roccia e ottenere quindi diamanti, ma anche per essere un vero e proprio magnate del petrolio.
Per questo alla sua morte nel 1924 il giovane ottiene in eredità la Hughes Tool Company.
Nel corso degli anni ’20 si dedica quindi alla realizzazione di prodotti cinematografici indipendenti presso la The Caddo Company. Il primo film che realizza, “Gli angeli dell’inferno”, è dedicato alla sua grande passione: l’aviazione. Segue “Il mio corpo ti scalderà”, un western che lancia Jane Russell ad Hollywood.
Il progetto non ottiene però grandissimo successo, quindi si dedica alla creazione di una casa di produzione di aerei.
Con la Hughes Aircraft diventa uno degli uomini più ricchi e potenti degli Stati Uniti del tempo. Si pensi che lo “Hughes H-4 Hercules”, un suo aereo, è stato fino al 2019 l’aereo con maggiore apertura alare esistente. In questi anni Howard è anche un grande pilota e stabilisce il record mondiale di velocità facendo il giro del mondo in aereo in tre giorni.
Ai suoi progetti lavorativi, va aggiunta una ricca vita sociale.
Nel corso degli anni trenta e quaranta gli vengono attribuite relazioni con numerose attrici di successo del tempo tra cui Bette Davis e Katharine Hepburn. Un grande amore della sua vita è però sicuramente Jean Peters, con cui si sposa nel 1957 portando avanti un matrimonio di oltre 15 anni.
La sua storia è stata spesso scelta per progetti televisivi, cinematografici o letterari. Per esempio Martin Scorsese ha raccontato la sua vita con il film del 2004 “The Aviator”, con Leonardo Di Caprio protagonista.
La pellicola ottiene tre Golden Globe e cinque Premi Oscar.