I guanti sono degli accessori adatti solitamente ad una donna con uno stile abbastanza ricercato. Nella storia della moda, essi hanno avuto dei momenti di alti e bassi, ma sono tornati davvero in auge, a tal punto che molti brand hanno presentato di recente delle inedite collezioni di pezzi unici.
Le loro origini sono narrate anche da una antica leggenda, secondo la quale essi sarebbero stati cuciti per la prima volta addirittura dalle Grazie per ricoprire le mani della dea Venere, ferite da un cespuglio di rovi. In realtà, tale invenzione la si deve probabilmente a qualche paese del Nord, dove i guanti all’inizio avevano una mera funzione di oggetto parafreddo. Ad ogni modo, già nel Medioevo essi divennero un simbolo di eleganza e potenza, e cominciarono ad essere realizzati con stoffe raffinate come il velluto, oppure con ricami; spesso quelli destinati alla nobiltà venivano ricoperti pure di perle e di gemme preziose.
Attualmente, una delle principali aziende che si è riproposta di rilanciare il guanto come emblema del lusso, è la Gala Gloves, marchio con negozi a Roma, Milano e Parigi, che produce prodotti per Etro, Furla e Max Mara. La ditta appartiene alla famiglia Pellone, guantai napoletani specializzati nel settore dal 1930, i quali tuttora fabbricano all’incirca 60.000 paia di guanti l’anno, cuciti per buona parte a mano e rifiniti a macchina soltanto a fine lavorazione.
Naturalmente sul mercato esistono guanti anche molto più economici ma comunque fashion, distribuiti ad esempio dai grandi magazzini o da negozi di accessori in franchising. Considerata la crisi economica generale, per il prossimo Natale si prevede un aumento delle vendite di questo oggetto utile e al tempo stesso elegante.