Chi legge da tanto tempo Tele dico io si sarà accorto che l'argomento Amici di Maria De Filippi non è mai stato affrontato apertamente, e questo perchè il titolare ha una forte avversione per la De Filippi e per il tipo di format che conduce in prima serata. Lento, lento, lentissimo. Insopportabile. Non sono un massimo esperto delle dinamiche della trasmissione, quindi mi appresto a scrivere un post che si basa solo sulle impressioni avute ieri sera guardando la prima puntata serale.
Mettiamo le cose in chiaro: non so nemmeno chi siano tutti quei ragazzetti (Agata Reale, Federica Capuano, Federico Angelucci, Karima Ammar, Max Orsi, Cristo Martinez e così via) che si sono esibiti ieri sera, conosco poco i professori, a parte quelli più famosi, e non sono a conoscenza delle precedenti diatribe che si sono sviluppate all'interno della scuola (anche se ieri sera, più o meno, sono state riassunte). Comunque sia ieri mi sono seduto sul divano e ho guardato questa orribile trasmissione che da anni ammorba le prime serate di Canale 5. Il format dovrebbe far addormentare chiunque già a metà serata, vista la struttura, ad esempio, di una prova di ballo: dimostrazione dei professionisti, ripetizione della prima squadra, ripetizione della seconda squadra. Un quarto d'ora di torture.
Ma ciò che più mi ha colpito è stato vedere dei ragazzi arroganti, spesso senza diritto, maleducati e mal disposti nei confronti degli altri, portatori insani di un modo di fare che è certamente linfa vitale per il mondo dello spettacolo ma che è cattivo esempio per chiunque aspiri ad una carriera da cantante/attore/ballerino. Arroganza da adolescenti supportata da professori compiacenti, che oltretutto mostrano subito le proprie preferenze insegnando la regola del "sì, sei bravo, ma se mi stai sulle balle non vai da nessuna parte".
Ho visto una Platinette che per una volta sembrava l'unico essere pensante, ho visto un pubblico che invece interveniva con cattiveria inaudita nei confronti degli allievi, spettatori "opinionisti" che pensavano più a farsi notare che a esprimere un sobrio concetto. Ho visto una De Filippi che si presta al gioco delle parti e lascia che i litigi prendano il sopravvento sul talento (presunto, in alcuni casi) e un regista che aveva evidenti problemi di direzione. Ho visto uno studio pieno di ragazzini la cui massima occupazione è quella di fare gridolini dopo qualsiasi parola pronunciata dal proprio idolo, così, senza neanche pensare a ciò che ha appena detto. Ho visto uno studio allestito per i grandi eventi ridotto ad un ring tra diciottenni che vogliono "arrivare" mettendosi in mostra ancor prima che dimostrando talento. Ho visto un pessimo programma che una volta era mascherato da grande esempio di vita (lavora sodo e ce la farai), e che ora è un'arena nella quale è necessario farsi notare in qualsiasi modo; perchè alla fine al mondo dello spettacolo interessa che tu sia un "tipo", non che tu riesca a dimostrare doti fenomenali. E gli allievi con il passare degli anni lo hanno capito. Se hai talento finisci a fare le dimostrazioni di ballo nelle edizioni successive di Amici (e capirai!) o qualche musical di fronte ad un pubblico di dodicenni impazzite, se invece sei un "tipo" magari puoi fare altro in tv o metterti con la Hunziker.
Maria De Filippi sta portando il peggio delle sue trasmissioni anche nell'unico show che avrebbe potuto salvarsi. Questa è stata l'impressione guardando Amici sesta edizione; e non è la stessa che ho avuto con la prima, seconda e, se non ricordo male, terza.