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La nuova serie tv limitata di Netflix, I quattro della Candelária, offre una prospettiva unica su uno degli eventi più tragici della storia recente del Brasile. Raccontata attraverso gli occhi di quattro bambini, Douglas, Sete, Jesus e Pipoca, la serie ci porta a vivere le 36 ore che precedono il noto Massacro di Candelária, avvenuto a Rio de Janeiro. Questi giovani protagonisti lottano per la loro sopravvivenza in un contesto urbano difficile, mantenendo viva la speranza di un futuro migliore.
Il Massacro di Candelária è un episodio che ha scosso profondamente la società brasiliana. Nella notte tra il 23 e il 24 luglio 1993, otto bambini e adolescenti che dormivano nei pressi della Chiesa della Candelária furono uccisi da poliziotti e uomini armati. Questo tragico evento ha messo in luce la violenza istituzionalizzata e la brutalità della polizia nei confronti dei più vulnerabili. La serie non solo racconta la storia di questi bambini, ma si propone anche di sensibilizzare il pubblico su temi come la giustizia sociale e i diritti umani.
Prodotta da Jabuti Filmes e Kromaki, e diretta da Luis Lomenha e Márcia Faria, I quattro della Candelária presenta un cast prevalentemente composto da attori neri, sia davanti che dietro la telecamera. Questa scelta non è casuale, poiché la serie intende dare voce a una parte della società brasiliana spesso trascurata. Oltre ai giovani talenti, il cast include anche nomi noti come Antônio Pitanga e Bruno Gagliasso, che arricchiscono ulteriormente la narrazione.
La serie non si limita a raccontare una storia di violenza, ma cerca anche di trasmettere un messaggio di speranza. Attraverso le esperienze dei protagonisti, gli spettatori possono comprendere le sfide quotidiane affrontate dai bambini di strada a Rio de Janeiro. La narrazione è arricchita da elementi onirici e scene d’azione che rendono la visione coinvolgente e toccante. I quattro della Candelária è quindi non solo un’opera di intrattenimento, ma anche un’importante riflessione sulla condizione sociale in Brasile.