I Simpson sono da porre su un virtuale podio dell'offerta televisiva, sono quanto di più lontano dalla dilagante tv dell’autorefenzialità: ormai infatti, per essere vincente, la televisione deve parlare di se stessa.
I Simpson invece parlano di noi, ci rappresentano in tutti i nostri difetti, esprimono, portandoli all’estremo, i nostri sentimenti e le nostre preoccupazioni: offrono divertimento, spesso amaro, ma mai banale.
Ed è proprio la forma del cartone animato a permettere di affrontare al meglio la nostra umanità, persino nei suoi lati più scomodi; perché tramite le finzione è più facile parlare della nostra esistenza fatta anche di ignoranza, giochi di potere, meschinità, disprezzo, sorpruso, violenza e falsità.
I personaggi creati dal geniale Matt Groening alla fine siamo tutti noi, ma possiamo distaccarcene e riderne perché la realtà è filtrata da quel mondo fatto di irreali omini gialli.
I Simpson ci rappresentano, spogliandoci delle nostre false virtù.
I Simpson ci spogliano delle nostre false virt—
Pubblicato il 19/12/2005 alle 11:44