Nel giorno più bello il troppo non stroppia: così la pensano a Napoli
Tutti coloro che hanno avuto modo di vedere il film Reality di Matteo Garrone sicuramente ricorderanno con piacere tutta la prima sequenza, in cui l’aerea macchina da presa del regista seguiva una carrozza fino all’interno di una struttura alberghiera – ma forse sarebbe meglio definirla un castello della sfarzo eccessivo – sontuosamente kitsch, adornata da colori lontani da qualsiasi buon gusto e stipata fino all’inverosimile di chincaglierie simil-aristocratica.
La location, il Grand Hotel La Sonrisa di S. Antonio Abate in provincia di Napoli, che sorge proprio alle pendici del Vesuvio, insieme al gestore Antonio Polese e alla sua famiglia saranno i protagonisti del nuovo docu–reality di Real Time, Il boss delle cerimonie.
Il programma, che debutta questa sera alle 23 e che andrà in onda per 6 puntate da mezz’ora l’una, è diretto da Raffaele Brunetti e prodotto dalla B&B Film e cerca di comprendere come si riescano a organizzare quelle mastodontiche, pantagrueliche, pachidermiche manifestazioni di massa che passano sotto il nome di matrimoni in stile partenopeo.
Polese, che a onor del vero da molti anni è al centro di varie inchieste a causa di presunti illeciti edilizi (edificazione su area agricola e ristrutturazione alla buona di una costruzione risalente al ‘700), non a caso è soprannominato “il boss delle cerimonie“, come si può evincere dai commenti presenti su Tripadvisor, di cui vi forniamo un breve campione:
“Quando si entra alla Sonrisa sembra che il tempo si sia fermato. È come essere in uno dei film italiano della fine anni ’80“.
“Grazie di cuore alla famiglia polese in particolare Antonio e suo genero Matteo per aver coronato il sogno di mia figlia in una favola“.
“Tutto bellissimo, dall’entrata sino all’uscita. Mi sono sposato 6 anni fa alla Sonrisa, e ogni anno festeggiamo il nostro anniversario lì”
“Un castello da favola, il top! Un posto meraviglioso, con piscina, fontana con cascate…”
Al centro del format c’è infatti il maggiore depositario della tradizione napoletana nel campo dello sposalizio: lo seguiremo nei difficili processi della scelta dell’abito nuziale, dell’allestimento delle decorazioni (alla Sonrisa così come a casa dei genitori della sposa), della preparazione della serenata, e della festa di almeno 24 ore, fuochi d’artificio di distruzione di massa inclusi.