Io lo sostengo da tempo, già lo sapete, quindi l'articolo del "Financial Times" sulle starlette nude per vendere prodotti e sfondare in tv non mi ha certo stupito.
Riporto qui una parte della traduzione, puntando però l'attenzione sull'ultima frase, che è da falso bigottismo americano.
"Trent’ anni dopo che le femministe sono riuscite a strappare importanti progressi sul divorzio e sull’ aborto – scrive il quotidiano finanziario -, le teenager italiane sognano lavori come la showgirl, la ballerina e la valletta".
"Cosa ha fatto andare tutto storto? Recentemente – prosegue l'articolo – i passeggeri che arrivano a all’ aeroporto di Roma Fiumicino si sono trovati di fronte ad un cartellone pubblicitario di una donna dal seno prosperoso (Elisabetta Canalis): dal suo tabellone la ragazza cerca di attrarre l’ attenzione dei viaggiatori sulle offerte di Telecom Italia.
Coloro che provengono da molti altri paesi, in particolare dal Regno Unito e dagli Usa, probabilmente avranno trovato questa pubblicita’ arcaica".
"Vallette dalle gambe lunghe sono ormai rare nelle televisioni internazionali – si legge nell'articolo – se non completamenti assenti. Ma in Italia, è esattamente l’ opposto. Gli italiani, in particolare le donne, pensano davvero che è accettabile vendere quiz show in prima serata cercando di attirare gli organi genitali maschili invece che il cervello degli spettatori? Queste pratiche o strategie pubblicitarie che sono costruite solo intorno al corpo di una donna, in Gran Bretagna e negli Stati Uniti causerebbe irritazione e proteste.
Ma in Italia, nessuno dice niente".
Ecco, è questo il nodo cruciale: Queste pratiche o strategie pubblicitarie che sono costruite solo intorno al corpo di una donna, in Gran Bretagna e negli Stati Uniti causerebbe sono irritazione e proteste.
Ma ne sono proprio sicuri o avevano solo bisogno di riempire una pagina di giornale? La pubblicità qui sotto non è comparsa su un cartellone ma su un sito, ma è la dimostrazione che le strategie pubblicitarie non sono molto diverse.
Gli organi genitali dei maschietti italiani non "ragionano" diversamente da quelli americani/inglesi.