Il giardino dell’anima: un viaggio nel romanticismo a Villa Rufolo

Un'esplorazione della bellezza senza tempo del Giardino dell'Anima a Villa Rufolo

Un angolo di paradiso a Ravello

Nel cuore della Costiera Amalfitana, a Ravello, si trova un luogo che sembra uscito da una fiaba: il Giardino dell’Anima, parte integrante della storica Villa Rufolo. Questo giardino, con la sua bellezza mozzafiato, è un perfetto esempio di come la natura e la storia possano intrecciarsi in un abbraccio eterno. Sviluppato su due livelli, il giardino è un trionfo di piante esotiche, fiori colorati e panorami che si affacciano sul mare cristallino, rendendolo una meta imperdibile per chiunque desideri immergersi in un’atmosfera romantica e suggestiva.

Storia e leggende del giardino

La storia del Giardino dell’Anima è affascinante e ricca di leggende. La sua origine risale al XIII secolo, quando Villa Rufolo venne costruita. Nel corso dei secoli, il giardino ha attratto artisti e intellettuali, tra cui il celebre Giovanni Boccaccio, che lo menzionò nel suo “Decameron”. La villa, un tempo dimora di nobili, è stata trasformata nel XIX secolo da Sir Francis Nevile Reid, un botanico scozzese che ha ridisegnato i giardini, rendendoli un simbolo del romanticismo ottocentesco. La sua passione per la bellezza naturale ha dato vita a un luogo che continua a incantare visitatori di ogni età.

Un’esperienza sensoriale unica

Visitare il Giardino dell’Anima è un’esperienza che coinvolge tutti i sensi. Camminando lungo i vialetti alberati, si possono ammirare le meravigliose fioriture che cambiano con le stagioni, mentre il profumo dei tigli e dei cipressi avvolge i visitatori in un abbraccio aromatico. La vista panoramica sul mare è semplicemente spettacolare, regalando momenti di pura contemplazione. Non è raro che artisti e musicisti trovino ispirazione in questo luogo magico, dove il tempo sembra essersi fermato. La storia di Landolfo Rufolo, protagonista di una novella di Boccaccio, si intreccia con la bellezza del giardino, rendendo ogni visita un viaggio nel tempo.

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