Già, sono in vacanza.
Questo post è d'archivio. L'ho programmato per lasciarvi un luogo di vacanza virtuale nel quale continuare a discutere se non siete in spiaggia a bivaccare o in montagna a passeggiare.
Se Andrea Pezzi potesse si autoeleggerebbe Gran Maestro della filosofia, anche se le sue teorie, su qualsiasi argomento, poggiano su basi scricchiolanti; ma lui non fa caso alle proprie caratteristiche e capacità: viaggia al di sopra.
Sono in molti coloro che assistendo alla sua ultima intervista a Le Invasioni Barbariche si sono chiesti cosa volesse realmente dire: le sue divagazioni non avevano molto senso per noi comuni mortali.
Eppure una rete nazionale gli offre un palcoscenico sul quale si esibisce in uno show chiamato Il Tornasole. Da lì, spesso assieme al suo amico Morgan, anch'egli afflitto da una compulsiva smania di filosofia all'acqua di rose, si lancia in agghiaccianti discussioni sui più svariati argomenti: senza conoscerne a fondo nemmeno uno.
Le sue teorie sono elargite in pillole d'improvvisazione e contenute in frasi che non giungono mai alla fine: "il sospeso" è la sua vera filosofia, il "non detto" è in realtà ciò che Pezzi vuol dire.
Mario Adinolfi, il giornalista-blogger, ha deciso di aiutarlo nel suo percorso televisivo, forse perchè alle comparsate non si dice mai di no. Peccato, la sua presenza stona.
C'è invece un altro giornalista ben più noto, Aldo Grasso, che ha trovato per Pezzi e per la sua trasmissione la più calzante delle definizioni: il Tornasole è un falso programma culturale, condotto da un personaggio a cui mancano le "letture fondamentali".
Come ha reagito Pezzi? Ha incassato il colpo rifugiandosi nella sua filosofia.
In pratica, se ho capito bene, ci sarebbe in atto un complotto ai suoi danni.