Ecco cosa pensano alcuni commentatori della pellicola di Ivan Cotroneo
Dopo l’uscita straordinario al cinema il film evento Il Natale della mamma imperfetta, scritto e diretto da Ivan Cotroneo, arriva in prima serata su Rai 2, probabilmente la destinazione originaria dell’operazione.
In fondo la produzione Indigo-QMI-Rai Fiction-21 di cui abbiamo parlato varie volte è nata come una webserie pensata per una doppia fruizione (online sul sito del Corriere della Sera e in tv grazie alla Rai), strutturandosi sin dai primi vagiti come un interessante esperimento cross-mediale dagli esiti altalenanti.
Ancora una volta incontriamo il gruppo delle mamme imperfette (e dunque normali) alle prese con dei disastrosi preparativi: questa volta a impensierire Chiara Guerrieri (Lucia Mascino), il marito marito Davide (Fausto Maria Sciarappa), le amiche Marta (Alessia Barela), Irene (Anna Ferzetti) e Claudia (Vanessa Compagnucci) e i loro compagni Giacomo (Biagio Forestieri), Luigi (Sergio Albelli), Gustavo (Luciano Scarpa) sarà la tanto temuta sera di Natale, una delle tragedie più stressanti degli angeli del focolare.
Vediamo insieme cosa ne ha scritto chi ha avuto la fortuna di essere al cinema il 17 dicembre. Mauro Gervasini di FilmTv ha promosso a pieni voti il film, nonostante qualche riserva: “Il lavoro di Cotroneo e delle sue bravissime attrici ha la complessità di scrittura capace di sfidare i formati, anche se la durata breve resta più congeniale.”
Lorenzo Giovenga di Darkside Cinema rileva una certa discrepanza tra le due anime della pellicola, quella dell’episodio seriale autonomo e quella del lungometraggio a sé stante: “Il film è totalmente indeciso su che strada prendere, tanto che si potrebbe tranquillamente dividerlo in due parti. Se nella prima parte si mantiene la struttura della web serie, nella seconda il film diventa quasi una puntata di Don Matteo. […] Paradossalmente la parte che funziona meglio è proprio la seconda, in quanto in qualche modo riesce a creare una narrazione di ampio respiro e a costruire situazioni che possono reggere i 90 minuti di durata. Al contrario, la prima parte, quando ancora la storia non è partita e ci si limita a raccontare i preparativi del Natale per sketch, ha terribilmente il fiato corto.”
Alessandra De Tommasi di Movieplayer.it sottolinea come il prodotto sia rimasto lo stesso, mancando il tentativo di rendere la narrazione adatta alla durata canonica dell’ora e mezza: “L’identità narrativa di Una mamma imperfetta ha semplicemente cambiato mezzo di espressione, ma resta la medesima, con l’aggiunta di siparietti musical. […] L’approccio, a volte troppo ridondante e didascalico, della webseries resta lo stesso anche nel lungometraggio: Chiara spiega tutto, ma proprio tutto, al pubblico e commenta situazioni ed emozioni che spesso risultano fin troppo chiare. Evidentemente allo spettatore piace vedersi riflesso e perdersi negli stessi labirinti mentali in cui si sente intrappolato ogni giorno nella realtà: il conforto del ‘mal comune’ vince su tutto.”
Paola Casella di Mymovies, infine, per quanto rimproveri una certa stucchevolezza di fondo apprezza la professionalità con cui è stato confezionato il film: “La misura del lungometraggio dà l’agio (e l’ingombro) a Cotroneo di inserire alcune delle sue tipiche variazioni di genere, fra cui elementi di musical e tocchi di realismo magico. Il risultato è un medley riconoscibile per i (e soprattutto le) fan della serie, con una svolta inaspettatamente sdolcinata nel finale che tradisce la verve ironica e dissacrante degli episodi webtelevisivi e smorza la credibilità della narrazione. […] A sorpresa, la confezione televisiva regge bene il grande schermo, merito della cura con cui il team dietro Una mamma imperfetta ha sempre affrontato la realizzazione della serie: la fotografia di Luca Bigazzi, il montaggio di Ilaria Fraioli, le musiche di Paolo Buonvino conferiscono una qualità cinematografica che, trasposta sul grande schermo, non sfigura.”