Dal 4 settembre, su Sky, tornerà il tenente Kojak, a distanza di trent'anni dalla fortunata serie interpretata da Telly Savalas.
Non sarà solo il colore della pelle (nera) a caratterizzare il nuovo tenente dal lecca lecca facile (che, oltretutto, scomparirà), visto che l'attore Ving Rhames ha deciso di dare una svolta decisiva al personaggio, avvicinandolo alle minoranze oppresse.
"L'ambientazione è simile – ha affermato Rhames – nel nostro caso c'è sempre una stazione di polizia a New York, ma ogni attore contribuisce con le proprie caratteristiche. Ciò che penso di aver potuto mettere sul tavolo, è il fatto di essere cresciuto dalla parte dei 'gruppi oppressi'.
Quindi ho potuto apportare una diversa prospettiva. Una prospettiva basata su come erano gli agenti di polizia del mio quartiere. C'erano un sacco di poliziotti sporchi in quel periodo".
Forse non ci sarà più nulla del Kojak originale – e forse il nome del famoso tenente lo si è usato solo per fare notizia e attirare pubblico – ma è da apprezzare la scelta coraggiosa.
Sfasare i piani e offrire una visuale differente, e quanto mai insolita, potrebbe essere un esempio da tenere in conto per altre serie tv; è un'operazione dall'alto potenziale educativo.