Qual è il ruolo delle donne nella televisione? Fin dagli albori le donne hanno ricoperto molti ruoli nei programmi televisivi. Pensiamo al varietà serale degli anni ’80 abbinati alla Lotteria Italia; donna e TV è un legame indiscutibile. La televisione non sembra vittima della videocrazia o della egemonia di genere, almeno come in altri settori.
I dati Eurostat evidenziano che nonostante l’impegno del legislatore degli ultimi decenni, la differenza di genere e il gap non è stato ridotto in tutti i settori lavorativi. Le donne che lavorano sono un quarto in meno rispetto agli uomini in tutti i settori presi in considerazione. Lo dice l’Organizzazione internazionale del lavoro (Ilo), in uno studio pubblicato nel 2018. Le donne che lavorano e ricevono una remunerazione nel mondo sono il 45,3% del totale femminile mondiale, mentre gli uomini il 66,5%. Il tasso delle donne europee che lavorano è pari al 62,5% quella degli uomini supera il 67% (dati Euostat del 2017 su 28 stati membri). Le percentuali delle donne italiane arrivano al 48,9%, facendo meglio solo della Grecia. Riguardo al tipo di occupazione le donne, segnala l’Ilo, vengono occupate con più probabilità in mansioni che richiedono competenze minime. Soltanto il 27% di chi ha posizioni manageriali è di sesso femminile, un dato invariato dagli anni ’80 dello scorso secolo a oggi. Le donne percepiscono stipendi ancora inferiori rispetto agli uomini, fino a riduzioni vicine al 20% pur ricoprendo le stesse mansioni dei colleghi.
Le donne di potere oltre tubo catodico sono davvero molte, in percentuale maggiore a quello che accade in altri settori. Le trasmissioni televisive che contemplano la partecipazione femminile a giochi, quiz, incontri, discussioni e prove di sopravvivenza, reality sono l’esempio di quanto le donne hanno recuperato il gap di genere. Recenti ricerche del CENSIS e dell’Osservatorio di Pavia, hanno messo a confronto i programmi televisivi sulle emittenti nazionali più seguite: Rai, Mediaset e La7. La sintesi evidenza che le donne, nella fascia preserale, ricoprono soprattutto ruoli di attrici per 56,3%, di cantanti per 25% e di modelle per il 20%. Nell’approfondimento la conduzione è in mano maschile per il 63%.
In uno studio condotto per il CNEL e per la Commissione Europea sulla donna e la televisione, si evidenzia come il ruolo femminile emerge come protagoniste nella fiction televisiva, in ruoli poco qualificativi della rappresentazione di genere, ma quasi paritari in termini quantitativi. Altra cosa era il protagonismo delle donne di spettacolo nei grandi varietà del sabato e della domenica sera. In quel caso, giacché il ruolo centrale restasse appannaggio maschile, la presenza della donna non assumeva una posizione totalmente marginale e “decorativa”, grazie a figure dello spessore di una Mina.