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Fino a qualche anno fa, alla domanda “Cosa vorresti fare da grande?”, non avresti mai ottenuto come risposta “l’influencer”.
Oggi invece, pare che questo sia uno dei lavori più gettonati e che anche i genitori ambiscano a questo futuro per i propri figli. Ma il mestiere dell’influencer è tutto rose e fiori? Pare proprio di no e i disturbi legati all’ansia crescono ogni giorno di più.
Se fate un po’ di ‘zapping’ sui social, non sarà così difficile imbattersi in tantissimi profili che, alla voce lavoro, hanno scritto ‘influencer’.
Se fino a qualche anno fa, la massima aspirazione era quella di diventare medico, oggi pare che il lavoro sfoggiato da Chiara Ferragni rappresenti la massima aspirazione. Si diventa influencer da un giorno all’altro? Ovvio che no, a meno che passiate prima da qualche trasmissione come Uomini e Donne e vi facciate apprezzare dal pubblico. In caso contrario, se la Tv non vi attira, ci sono infinite accademie online che, con pacchetti in offerta promozionale, promettono di farti diventare un imprenditore digitale con i fiocchi.
Non vi è mai capitato di ricevere un messaggio con su scritto: “Vuoi aumentare i follower dei tuoi social? Contattami, da cinque seguaci ti porterò ad averne mille mila…”? Ecco, sul web le offerte e i consigli per diventare influencer sono tantissimi e tutti promettono facili guadagni. Fortunatamente però, ci sono anche blog seri che illustrano tutti i pro e i contro del mestiere. Il guadagno facile è impossibile e non tutti hanno la fortuna, o le doti, come meglio preferite, della Ferragni.
Ma quali sono i lati negativi di quello che sembra il lavoro migliore del mondo?
Il lavoro da web influencer è diventato la massima aspirazione lavorativa dei nostri tempi, ma porta con sé dei disagi e delle dipendenze che, mai come negli ultimi anni, sono aumentate notevolmente. In primis, abbiamo la dipendenza dai social. Un influencer che si rispetti infatti, utilizza il web per ogni cosa e condivide ogni aspetto della giornata.
Come avrete visto dalla Ferragni, il suo compito non è solo condividere i suoi “outfit of the day”, ma coinvolgere anche i suoi follower nella sua quotidianità. Il tutto deve risultare più genuino e naturale possibile, perché se il fan vede che c’è qualcosa di artefatto, l’unlike è dietro l’angolo. La dipendenza però, non è data solo dal dover condividere, ma anche dallo ‘spiare’ continuamente il lavoro di altri influencer. Scoprire che un rivale ha più follower o più like, spinge l’imprenditore digitale a farsi mille domande e a cercare di capire dov’è l’errore.
A tutto ciò si aggiunge l’ansia. Chi più e chi meno, sa quanto può essere distruttiva questa patologia mentale e, non a caso, soprattutto negli ultimi anni, l’utilizzo di psicofarmaci è aumentato notevolmente. Questa patologia, potrebbe arrivare ad avere lo stesso andamento dei social: più gradimenti ci saranno e meno l’ansia si farà sentire, e viceversa. Insomma, l’imprenditore digitale, seppure sia un lavoro da sogno, porta con sé anche aspetti decisamente negativi.