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La sua personalità ha rischiato diverse volte di diventare un intralcio per la sua carriera, ma il talento di Isaac Albéniz è innegabile e la sua storia a dir poco incredibile.
Scopriamo il percorso artistico di questo pianista prodigio.
Isaac Manuel Francisco Albéniz, nato a Camprodon il 29 maggio 1860, è stato un pianista e compositore spagnolo. Il mucisita considerato fra i maggiori esponenti della sua scuola nazionale cresce nella provincia catalana di Girona considerato un bambino prodigio.
A soli quattro anni infatti inizia a suonare il pianoforte esibendosi da subito al Teatro Romea di Barcellona.
Negli anni successivi continua a prendere lezioni private a Parigi dal suo insegnante Antoine François Marmontel e a soli sette anni sostiene l’esame di ammissione per entrare nel Conservatorio di Parigi.
Nonostante i successi viene considerato troppo giovane per entrare nel conservatorio di Parigi, così prova ad entrare nel Conservatorio Reale di Madrid. Viene ammesso ma non si trova a suo agio, il piccolo ha un carattere che si presta poco al mondo accademico.
Si distingue infatti per i suoi modi ribelli ed eccentrici che lo portano a discutere con alcuni suoi insegnanti, arrivando adirittura a promettere di non entrare mai più in un conservatorio.
Decide quindi di continuare a formarsi da autodidatta, fuggendo anche di casa. Secondo quanto è arrivato ai giorni nostri, il giovane decide di patire per Porto Rico, incoraggiato dal padre, ispettore doganale, per realizzare un tour nelle Americhe.
Intorno al 1875 torna ad esibirsi anche in Europa venendo ammesso al conservatorio di Lipsia. Successivamente si iscrive a quello di Bruxelles dove, anche dopo tanti anni, si fa riconoscere per il carattere ribelle. Intorno ai vent’anni il giovane musicista cambia radicalmente e si sistema sposando Rosina Jordana.
Nel frattempo entra in contatto con il fondatore della scuola musicale nazionale spagnola, Felipe Perdell che lo incita a realizzare quello che diventerà poi patrimonio musicale del suo paese.
Dopo un periodo passato a Madrid, si trasferisce a Parigi e poi a Londra, per poi stabilirsi definitavamente in Francia nel 1893. Qui conosce colleghi artisti come Debussy, Dukas e Fauré. Negli ultimi anni della sua vita compone la suite Iberia, che diventerà il suo capolavoro.
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