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Conosciuto soprattutto per aver scritto numerose opere in yiddish, Isaac Bashevis Singer è un grandissimo scrittore riconosciuto a livello internazionale.
Scopriamo la storia del vincitore del Premio Nobel per la letteratura nel 1978.
Isaac Bashevis Singer, nato Icek-Hersz Zynger (Leoncin, 11 novembre 1903 – Miami, 24 luglio 1991), è stato uno scrittore polacco. Cresce nei pressi di Varsavia con i genitori molto inseriti in quella che è la comunità ebraica soprattutto per via del ruolo di rabbino del padre e del nonno. Viene quindi educato secondo gli insegnamenti della religione studiando anche ebraico ed aramaico, che si uniscono alle altre lingue che studia per passione.
Una volta conclusi gli studi inizia a lavorare prima come insegnante di ebraico per poi diventare correttore di bozze nella rivista “Literarische Bleter” di Varsavia.
Collabora anche come traduttore di opere internazionali realizzate da autori quali Gabriele D’Annunzio, Thomas Mann e molti altri. Si inserisce inoltre come co-direttore di un’altra rivista, “Globus”, dove ha modo di pubblicare il suo romanzo a puntate.
Nel 1935 si inserisce poi come corrispondente estero nel quotidiano “Forverts”, ma con l’arrivo delle nuove leggi raziali è costretto a migrare negli Stati Uniti. Una volta arrivato a New York inizia a lavorare per il “Jewish Daily Forward” usando diversi pseudonimi per firmare i suoi romanzi a puntate.
Sebbene questi siano anni di successo a livello lavorativo, si dimostrano molto difficili a livello personale.
Perde infatti molti membri della sua famiglia rimanendo in contatto solo con la sorella Hinde, anche lei scrittrice. Solo una volta finita la guerra può riprendere completamente la sua attività lavorativa pubblicando “La famiglia Moskat”, un romanzo di grande successo nella comunità ebraica.
Successivamente inizia anche a realizzare racconti in inglese tra cui “Gimpel l’idiota” parte di una raccolta che prende il nome di “Alla corte di mio padre”. Questi romanzi pubblicati ancora a puntate sul “Daily Forward” raccolgono memorie di vita familiare autobiografiche. Il suo successo negli Stati Uniti si deve principalmente alla sua scelta di pubblicare racconti brevi, già molto apprezzati in lingua yiddish.
Alcuni dei suoi romanzi sono poi diventati trasposizioni cinematografiche come “Il mago di Lublino” o “Yentl” di Barbra Streisand.
Inoltre il suo successo sia come scrittore che come giornalista gli consente di ottenere ben otto lauree ad honorem e il Premio Nobel per la letteratura.