Visto che Selvaggia Lucarelli è tornata a scrivere le cronache dell'Isola dei Famosi, anche se l'ha fatto su Tiscali invece che sul suo blog, ci sembra giusto riportare il commento alla prima serata di una blogger che sembrava persa dopo la partecipazione alla Fattoria.
La verve non le manca, sembra un rientro in grande stile, anche se la scelta di pubblicare il suo commento su Tiscali la dice lunga sulla sua nuova veste di opinionista vip più che di blogger appassionata.
Comunque sia onore al merito, la "lettura" della prima puntata dell'Isola, che doveva essere differente ma in realtà è sempre la stessa, sembra azzeccata. Per oggi quindi ci affidiamo a lei, anche per segnalare il suo ritorno alla scrittura, dalle prossime puntate invece penseremo noi alla creatura di Simona Ventura.
Eccome se ci penseremo, anche perchè il litigio Ventura-Paone già la dice lunga su ciò che ci aspetta.
di Selvaggia Lucarelli
Ve lo dico subito.
Possiamo girarci intorno e fingere che i momenti memorabili della serata siano stati il lancio di Malgioglio dall'elicottero o le lacrime di Francesco Coco, ma la verità è che dopo gli strombazzatissimi propositi della Ventura di dar vita ad un'edizione dell'isola più soft, improntata sul dialogo e all'insegna dei buoni sentimenti, è successo l'inimmaginabile, e cioè: al momento della nomination Alessandro Cecchi Paone, che prima di partire deve aver battuto la testa su uno spigolo della macchina del tempo, dimentica di trovarsi OGGI sotto una palma da cocco in compagnia di Debora Caprioglio e si convince di essere DUE MESI FA in Libano ad una conferenza con Kofi Annan sui diritti umani, per cui comincia a fare una sfilza di affermazioni del tipo: "Io non nomino nessuno perché nominare è diseducativo!".
"Questo è un gioco cattivo, lo dico da anni.". "Io non brucio le facce altrui come si faceva nei roghi del nazismo." e infine, un inspiegabile : "Io non voglio dare un cattivo esempio ai bambini!" manco la Ventura gli avesse chiesto di stuprare una Winx in diretta nazionale.
All'ennesima boiata di Paone il pubblico accenna una leggera disapprovazione e, a onor del vero, metà nazione compresa la sottoscritta che giuro non è una patita di certa facile ironia, sghignazza all'idea che Cecchi Paone ci tenga a sottolineare da una buona mezz'ora (testualmente) che LUI NON HA NESSUNA INTENZIONE DI FARE QUALCOSA ALLE SPALLE DI QUALCUNO.
I fischi del pubblico – Ai primi fischi del pubblico la Ventura, a sorpresa, stupisce tutti. Non infiamma gli animi. Stempera. Prende le parti di Cecchi Paone e rimprovera il pubblico sparando la prima cosa che le viene in mente dopo "I broccoli fanno aria nello stomaco" e "I meticci sono più intelligenti!", e cioè: "Insomma, questo non è un paese civile, lasciamo che ognuno esprima le proprie opinioni!". E mentre tu sei lì che ci credi a questa Ventura redenta e ti dici che non è più quella che minacciava la madre di Domiziana Giordano di prenderla a mazzate, Cecchi Paone le dà l'ultima stoccata.
E' fatta: SuperSimo, strappandosi le vesti come Hulk e facendo una rotazione della testa di trecentosessanta gradi, sibila un memorabile: "Alessandro, la tua spocchia te la puoi mettere da un'altra parte!" e infine, come Emily Rose quando rientra in sé dopo aver camminato sul soffitto e vomitato bisce sul prete della sua parrocchia, aggiunge con gli occhioni umidi del gatto di Shrek: "Ti ho detto una cosa con grande tolleranza!".
Gli sfigati sono i famosi e i fighi sono i normali – Considerazione generale: ce l'hanno menata per mesi con questa storia dell'Isola dei famosi che quest'anno sarebbe teatro di una lotte di classe, di uno scontro avvincente tra l'olimpo delle celebrità e l'esercito dei normali, tra i vip e i nip, tra i privilegiati e la gente comune e dopo dieci secondi di diretta è evidente che Manuela Villa sembra la cassiera sotto casa e la casalinga di Nocera pare una valletta di Controcampo, che Paul Belmondo pare un impiegato del catasto e il finanziere Vittorio sembra un tronista, che Debora Caprioglio sembra una bidella di Grottaferrata e l'ex poliziotta pare la playmate del mese, che la Fusco recita la parte della macchietta e che il banchiere di Sarzano è un talento comico naturale.
Insomma, qui è evidente che se di lotta di classe si tratta, gli sfigati sono i famosi e i fighi sono i normali. E comunque piantiamola con 'sta storia che se uno ha fatto il figurante a Ciao Darwin o un siparietto a Tintoria è un vip, per cui la Ventura la facesse finita di farci credere che quelli di Vanity fair per la prossima copertina sono indecisi tra David Beckham e Nicola Canonico.
Grazie.
A proposito. Non so se la presenza del finanziere Vittorio è una mossa di Padoa Schioppa ma io da stasera mi sono convinta che paghiamo troppe poche tasse. E vi preannuncio che al suo ritorno in Italia andrò a prenderlo in aeroporto con due F 24 incollati ai capezzoli. La serata – Cominciamo con una veloce considerazione sul look della Ventura, anche perché la sua apparizione ha contribuito a squarciare in maniera definitiva il velo di mistero che avvolgeva le recenti scelte professionali dello stilista Valentino. Direi che dopo aver ammirato i suoi abiti addosso alla conduttrice mentre invitava Cecchi Paone a farsi sodomizzare dalla sua spocchia e aver appreso che dopo di lui il direttore creativo della maison è diventato la sorella di Dj Francesco, il minimo che potesse fare quel povero uomo era ritirarsi.
Già è tanto che non abbia deciso di farla finita ingoiando l'ultimo numero di Vogue speciale accessori. Anche su trucco e capelli nulla da eccepire. Le luci di studio, naturalissime, sembravano più o meno quelle che hanno illuminato Gesù Cristo nel momento della trafigurazione sul Tabor. [… continua a leggere]