Ispettore Fabrizio Corona-Tosi: anteprima esclusiva delle scene più suggestive del film “Tieni a Me”

Format propone da oggi un'operazione esclusiva e davvero nuova.

Su questo blog potrete leggere, anche nei prossimi giorni, le parti salienti della sceneggiatura originale del film che annovera tra i protagonisti il "fotoreporter dei vip", Fabrizio Corona.

Scritta integralmente da Stefania Rossella Grassi, l'opera diventerà un lungometraggio per il Cinema prodotto da Roberto De Laurentiis e distribuito da un importante multinazionale, e darà vita ad una serie televisiva e ad un libro.

In questa scena dai toni molto forti, si delinea il drammatico conflitto che sta al centro della storia. E' il primo incontro-scontro tra Roberto, un ribelle adolescente siciliano che ripudia il padre avvocato che ha fatto arrestare un boss della mafia, e l'Ispettore di Polizia Tosi, interpretato da un sorprendente Fabrizio Corona, che induce il ragazzo a scegliere la via della legalità ed a rinnegare i falsi valori offerti dalla cultura criminale.

Una scena davvero intensa e cruda, anche nel realistico linguaggio, incalzante e di grande pathos, che "riabilita" Fabrizio Corona grazie all'interpretazione di un personaggio virtuoso animato da grande umanità e senso etico.

scene del film "Tieni a me" l'età delle parole (leggi qui la trama) tratte dalla sceneggiatura originale integralmente scritta da Stefania Rossella Grassi

78- USCITA LICEO VERDI. EST. GIORNO

Soggettiva. Fabrizio Tosi vede Roberto uscire dal cancello e gli si avvicina.

TOSI, afferra un braccio di Roberto: "Ragazzo, vieni con me"

ROBERTO, reagisce rabbioso: "Tieni giù le mani, sbirro di merda"

TOSI, lo guida verso la macchina: "Entra in macchina"

ROBERTO: "Sbirro, ma chi sì, frocio? Io non salgo nella macchina di uno sbirro, mollami"

TOSI, tono in crescendo: "Entra subito in macchina"

Fabrizio apre lo sportello dal lato passeggero, spinge Roberto in macchina, chiude ed entra dal lato guidatore.

ROBERTO, tono spaventato ma sempre borioso: "Che cazzo volete da me…"

 

79- AUTO FABRIZIO TOSI. INT. GIORNO
Tosi mette in moto.
ROBERTO: "Sbirro, ma perché ti affanni tanto? Io non ci sto, non sono frocio. E poi non ti vedi? Sei uno sbirro, vicino a me inizi a puzzare. Che cazzo fai, rallenta"

Fabrizio finge di non sentire. Indifferente, tiene gli occhi fissi sulla strada.

Inizia ad accelerare in direzione della campagna.

Roberto tenta di aprire la portiera. Tosi si butta su un fianco, allunga il braccio e la richiude con una mossa fulminea, agile ed energica.

La pericolosa manovra con la macchina in corsa si ripete diverse volte.

GIULIO, basito, urla : "Ma che fai, Fabrizio?"

ROBERTO: "Sbirro, mi scassasti a minchia, fermati"

Di scatto, Fabrizio cambia direzione, imbocca una stradina a velocità sostenuta ed entra in un campo.

Tira il freno a mano. L'auto ,ancora in marcia, fa un testa-coda e si arresta.

TOSI: "Scendi ragazzo, ho detto scendi"

Giulio guarda Fabrizio allibito

 

80- CAMPAGNA. EST. GIORNO

Con gesto atletico, Fabrizio esce dalla macchina. Si dirige verso la portiera

di Roberto e la apre.

TOSI, urla: "Scendi, ho detto scendi!"

ROBERTO: "Fanculo, sbirro di merda"

Tosi strattona Roberto per un braccio, quasi strappandolo a forza dall' abitacolo.

GIULIO: "Fabrizio, adesso basta,smettila"

FABRIZIO: "Stai zitto, Giulio, e una cosa tra me e lui (indica con il mento

Roberto, che tieni per un braccio)stanne fuori"

ROBERTO, esce dalla macchina esagitato: "Che cazzo vuoi da me? Chi sei veramente?"

TOSI: "In ginocchio"

ROBERTO: "Hai capito male, bastardo"

Con forza, Fabrizio fa genuflettere Roberto. Si inginocchia di fronte a lui.

Giulio immobile guarda la scena con le mani appoggiate sulle guance

Fabrizio con un gesto deciso, afferra le mani del ragazzo (dettaglio).

Con tutta la sua energia, le infossa nella terra (dettaglio).

TOSI, urla: "Chiudi gli occhi. Pensa alla nostra Sicilia. Che cosa senti? Senti l'odore della Mafia? Senti le mani bagnate di sangue? Senti il calore

delle pallottole? Senti il rimpianto dell'omertà? Di quale rispetto parli?"

TOSI, scaricata la tensione, attenua la voce. Con una introflessione

dolce, sussurrata, avvicina il viso a quello di Roberto, poggia la sua fronte

contro quella del ragazzo e chiude gli occhi: "Senti l'odore di zagara.

Senti le mani bagnate di mare. Senti il calore di tanta brava gente, del sole. Senti

il rimpianto dell'amore"

All'improvviso, Roberto tira fuori le mani dalla terra.

ROBERTO (ha il viso duro e cattivo, digrigna i denti e stringe i pugni, ha il corpo in estrema tensione con il torace semipiegato in avanti): "Nooo! Lasciami stare sbirro. Cosa vuoi da me? Mi fate schifo. Mio padre mi fa schifo!".

L'ispettore lo guarda dritto, con uno sguardo furioso ma stranamente tenero. Aggressivo ma amorevole.

TOSI, sfila il revolver dalla cinta e lo mostra a Roberto: "Vuoi la pistola? Ecco, spara. Sparaaaa… Ma ,prima di tutto, tieni a te stesso"

GIULIO scatta in avanti verso Fabrizio: "No.. che cazzo stai facendo…"

Roberto si scaglia contro Fabrizio inizia a percuoterlo con veemenza.

Tosi rimane inerte e non reagisce. Allarga le braccia e si fa sferrare pugni violenti.

Roberto lo colpisce con rabbia estrema, fredda e senza lacrime.

Esausto, Roberto si butta a terra. Ansima.

TOSI: "La vita ,ragazzo, è fatta anche di dolore. A volte un padre può ferire, ma non smette d' amare. Sarei disposto a dare un braccio per accarezzare il viso di mio padre"

ROBERTO ancora accasciato a terra alza il viso con occhi pieni di rabbia, sottili come fessure ed esclama: "Io no. Ti devi fare i cazzi to', sbirru. M'a lassari perdire, u capisti?

/TRAD Mi devi lasciare perdere/ Portatemi indietro…"

TOSI: "Andiamo, ti accompagno a casa"

Giulio confuso e frastornato entra in auto

scene film "Tieni a me" l'età delle parole (leggi qui la trama)
Sceneggiatura / soggetto integralmente scritta ed ideata da Stefania Rossella Grassi

Scritto da Style24.it Unit

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