mondiali
L’Italia è Campione del Mondo!
Non sfuggirà ai più che mi riferisco alla nazionale azzurra di Calcio, e non di Volley: la notizia è infatti abbastanza conosciuta, dato che ieri 24 milioni di auditel-utenti hanno assistito alla partita da casa, più altri 6 milioni circa sparsi tra satellite e megaschermi!
Il mio piccolo problema è che ho un contratto che mi obbliga a postare su Format tutti i giorni, ed oggi il mio programma di lavoro è stato sconvolto da una notte di festeggiamenti, a cui mi hanno trascinato contro la mia voglia (o quasi) alcuni amici a 90 km da casa.
Ma in fondo, la vittoria italiana è molto pertinente ai temi di questo blog, dedicato alle forme ed ai generi della comunicazione mediatica.
Non solo l’epilogo trionfante, ma tutte le vicende legate al Calcio che in questi ultimi mesi ci hanno fornito emozioni a raffica e risvolti sociali degni di una grande Fiction televisiva.
Qualcuno ,un domani, forse la scriverà veramente.
E’ cominciato tutto con Calciopoli.
Prova provata -ed intercettata- che il football non è solo un’innocente passione, ma anche un businness indecente.
Poi è arrivata la notizia ,terribile, del gesto disperato del povero Pessotto, che ha involontariamente scelto un momento di grande attenzione nei confronti del Calcio per dare inconscia risonanza alla sua personale tragedia interiore.
E poi i Mondiali.
Volati in un lungo attimo.
Coronati da una Finale che presentava un aspetto interessante e sottaciuto.
La nazionale francese era formata infatti ,in stragrande maggioranza, da oriundi e immigrati. Nove su undici, mi pare.
Rappresentanti privilegiati di quei loro connazionali che le autorità transalpine di solito relegano ,e talvolta bastonano, nella banlieue parigina.
In tribuna c’era Chirac, pronto a benedire quei "compatrioti" che una parte del suo Paese ,capeggiata dal ministro Sarkozy, maledice.
La partita è iniziata con una traversa-goal di Zidane, autore anche di un indegno "colpo di testa" ai danni di Materazzi, ed è finita con una traversa senza gol di Trezeguet.
Ha vinto l’Italia.
Come da copione.
Perchè nelle vere fiction, ci vuole sempre il lieto fine!
Guarda i video della finale sul più popolare portale cinese dedicato ai Mondiali (credo che sia il più popolare: mi smentisca chi sa leggere gli ideogrammi, opere d’arte che meritano una visita a parte, anche senza capirci un acca!)