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Da Il sentiero dei nidi di ragno a Le città invisibili, le opere dello scrittore ligure Italo Calvino sono alcune delle più importanti della letteratura italiana.
Lo scrittore Italo Calvino nasce a Santiago de Cuba il 15 ottobre 1923 da madre botanica e padre agronomo che si trovavano a Cuba proprio per esigenze lavorative. Il luogo di nascita di Calvino sarà solamente una pesantezza anagrafica per lo scrittore, che vive la sua infanzia e quasi tutta la sua vita a Sanremo, in Liguria. La sua adolescenza durante il fascismo passa all’insegna del cinema, della lettura di libri e riviste umoristiche svincolate dalla cultura del regime.
Durante gli anni della Seconda Guerra Mondiale frequenta la facoltà di Agraria prima a Torino, poi a Firenze. Ciò senza molto entusiasmo e invece intensificando il suo amore per la letteratura.
Nel 1944 insieme al fratello aderisce alla Resistenza e da qui prenderà spunto per il suo primo romanzo, Il sentiero dei nidi di ragno, pubblicato poi nel 1947. Nel dopoguerra infatti si iscrive finalmente alla facoltà di Lettere a Torino.
Dopo la laurea viene assunto nella casa editrice Einaudi, della quale sarà uno dei più importanti collaboratori per lungo tempo. Nella sua vita non solo si è distinto per aver creato capolavori della letteratura italiana, ma anche per esser stato uno degli scrittori impegnati del dopoguerra che si interessava al sociale e alla politica, cercando di migliorare il mondo con le sue opere. Italo Calvino diceva infatti sulla letteratura:
In un’epoca in cui altri media velocissimi e di estesissimo raggio trionfano, e rischiano d’appiattire ogni comunicazione in una crosta uniforme e omogenea, la funzione della letteratura è la comunicazione tra ciò che è diverso in quanto è diverso, non ottundendone bensì esaltandone la differenza, secondo la vocazione propria del linguaggio scritto.
Nella produzione di Italo Calvino si possono individuare svariati filoni letterari, legati soprattutto alle esperienze vissute dallo scrittore. Nelle prime opere dell’autore ligure si individuano elementi fiabeschi ma anche un’aderenza alla realtàd esempio Il sentiero dei nidi di ragno tratta il tema della Resistenza ma vista dagli occhi scanzonati di un bambino monello e cresciuto nei vicoli di un paesino. Anche la Trilogia degli antenati che comprende Il barone rampante, Il visconte dimezzato e Il cavaliere inesistente si rifanno ad elementi del fiabesco ma lasciano riflettere su tematiche attualissime per l’epoca.
Altre opere di Calvino sono più legate all’attenzione per la crescente industrializzazione come La nuvola di smog e il famoso Marcovaldo ovvero le stagioni in città, spesso presentato e adattato come libro per bambini. Con l’avvicinarsi di Calvino alla letteratura sperimentale dell’Ou.Li.Po., le sue opere diventano un misto di avventure possibili e di descrizioni enciclopediche come vediamo in Se una notte d’inverno un viaggiatore; Il castello dei destini incrociati e Palomar.
Non solo scrittore, Calvino ha collaborato con le riviste letterarie e culturali più importanti del Novecento come Il Politecnico e Il Menabò, di cui era fondatore insieme a Elio Vittorini.