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Dopo diversi anni dalla prima proposta di riduzione, finalmente l’Iva sugli assorbenti nel 2021 passerà dal 22% al 10%.
Infatti proprio in questi giorni il governo Draghi ha programmato un intervento per ridurre l’Iva applicata sui prodotti sanitari femminili, andando così a modificare la cosiddetta Tampon Tax. Da alcuni anni ormai la tassazione degli assorbenti come prodotti di lusso aveva creato numerose polemiche. Finalmente abbiamo ottenuto una riduzione che allevierà il prezzo dei prodotti dalle spalle delle consumatrici.
È ufficiale, il consiglio dei ministri ha pianificato gli interventi per la riduzione dell’Iva sugli assorbenti.
Li ha inoltre inseriti nel Documento programmatico di bilancio. A tutti gli effetti, nel 2022 la tassazione su questi prodotti non sarà più del 22%, ma del 10%. Da anni ormai le proteste sulla Tampon Tax fioccavano in tutta Italia: com’è possibile che un prodotto igienico e sanitario, necessario nella vita di ogni donna, riceva una tassazione pari a quella dei beni di lusso? Circa due anni fa Laura Boldrini aveva firmato un emendamento affinché la percentuale Iva fosse ridotta al 5%.
Purtroppo la proposta non aveva trovato riscontri positivi: il taglio era stato applicato solo agli assorbenti compostabili, estremamente difficili da reperire.
Anche in questa occasione è stata proposta la stessa riduzione, ma al termine del consiglio dei ministri si è raggiunto un accordo a metà strada nell’abbassamento al 10%. Nella primavera di quest’anno invece un esempio virtuoso si è rivelato quello di Firenze. Il capoluogo toscano infatti ha abolito la Tampon Tax nelle farmacie all’interno del territorio comunale.
Non solo una riduzione, il comune di Firenze ha eliminato del tutto la tassazione sugli assorbenti.
Di fatto l’Italia è rimasto a lungo uno dei paesi Europei con la tassazione più alta sui prodotti sanitari femminili. Nel corso del tempo numerosi paesi dell’Unione hanno ridotto drasticamente il prezzo degli assorbenti. Nel 2020 la Scozia aveva addirittura decretato che avrebbe distribuito questi prodotti gratuitamente a chiunque ne avesse bisogno.
L’Inghilterra ha abolito la Tampon Tax. Mentre in Francia, Austri e Grecia la percentuale di tasse non va oltre il 6%. Con questa manovra l’Italia si avvicinerà finalmente al livello degli altri paesi Europei, rimanendo comunque uno degli stati con la tassazione sugli assorbenti più elevata.
Nonostante tutto, la riduzione dell’aliquota Iva sarà fonte di risparmio per chi acquista assorbenti. Considerando il costo medio di una confezione e la frequenza con cui questi prodotti vengono acquistati, gli esperti hanno stimato una significativa diminuzione delle spese.
Infatti, una donna spende in media più di 126 euro all’anno per l’acquisto di prodotti sanitari femminili. Sicuramente la notizia della riduzione al 10% dell’Iva sugli assorbenti è ben accolta, ma bisogna ricordare che non si tratta di beni di lusso. Chi usa questi prodotti ha una ridotta possibilità di scelta: le alternative sono spesso più costose, e a volte non sono accessibili a chiunque. Si tratta certamente di un passo avanti, nella speranza che un giorno si decida si ridurre ulteriormente la tassazione su questi beni.