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Considerato uno degli artisti più importanti del panorama della musica italiana, Ivano Fossati è stato in grado di spaziare e variare tra diversi generi e anche diversi progetti.
Scopriamo il suo percorso dagli esordi al grande successo.
Ivano Fossati, nato il 21 settembre 1951 a Genova, è un cantautore italiano. Cresce nel capoluogo ligure dove vi rimane fino ai suoi trent anni, quando decide di trasferirsi in un paesino più piccolo. Fin da piccolo dimostra la sua passione della musica iniziando a suonare il pianoforte, la chitarra e il flauto.
Una volta cresciuto inizia a suonare in gruppi di stampo rock prog, un genere che vuole dare maggiore spessore al semplice rock.
In questo periodo incide anche il suo primo album insieme ai Delirium dal titolo “Dolce acqua”, il quale vede in tracklist il suo primo singolo di successo: “Jesahel”.
Concluso un breve periodo nella band decide di intraprendere la carriera da solista, che nel corso della vita alternerà ad altre collaborazioni. Queste vedranno per altro colleghi stranieri, oltre che italiani, dato il successo all’estero.
Tra le varie sperimentazioni della sua vita, Fossati si propone anche come autore di musica per il teatro, proseguendo per moltissimi anni della sua vita con grandi successi. Nel corso della carriera ha anche scritto musica per i film come quelli di Carlo Mazzacurati, di cui nello specifico si ricorda quella per “Il Toro”.
Nel corso della carriera ha inoltre sperimentato diversi generi musicali tra cui il jazz e il cantautorato italiano collaborando con alcuni colleghi importanti tra cui Fabrizio De André e Francesco De Gregori, creando prodotti di grande qualità.
In altre occasioni invece si è sentita la sua presenza in maniera più silenziosa, come in pezzi scritti da lui per artiste come Mina o Fiorella Mannoia.
Come già anticipato il suo successo non si limita a traguardi nazionali, Fossati raggiunge anche altri stati tra cui la Francia che pubblica nel 1998 alcuni suoi dischi. Negli anni a venire seguono una serie di grandi eventi tra cui l’invito a Sanremo nel 1999 come superospite facendo collegare 12 milioni di telespettatori alla tv.
Due anni dopo pubblica poi un album strumentale dal titolo “Not one word” che raggiunge un grandissimo successo.
Seguono poi “Lampo viaggiatore”, album del 2003 che ottiene numerose critiche positive, seguito da “Dal vivo – Vol.3”, “L’arcangelo” e altri. Nel 2008 torna a far parlare di sè grazie al brano “L’amore trasparente presente”, scelto per il noto film “Caos calmo”, con cui vince il David di Donatello per miglior canzone originale.