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Jamie Lee Curtis, figlia d’arte del più celebre Tony Curtis, ha condiviso con il padre non soltanto il talento e la passione per la recitazione, ma anche la grave dipendenza da farmaci che per oltre dieci anni le hanno rovinato la vita.
L’attrice si confessa in un’intervista in cui ha spiegato com’è arrivata a capire che fosse il momento di disintossicarsi.
Tutto è cominciato quando la Curtis ha deciso di sottoporsi a un intervento di chirurgia estetica per ridurre le borse sotto agli occhi.
Come accade sempre dopo un intervento chirurgico di qualsiasi genere, nelle settimane successive all’operazione il paziente assume antidolorifici per gestire nella maniera meno fastidiosa possibile il periodo post operatorio e tutti i fastidi che comportano i punti di sutura interni ed esterni.
A Jamie Lee Curtis venne prescritto un farmaco chiamato Vicodin (lo stesso, per inciso, da cui era dipendente il personaggio del Doctor House). La donna iniziò ad assumerlo sotto prescrizione medica ma, nel giro di un certo periodo, divenne chiaramente dipendente dal Vicodin. La dipendenza durò oltre dieci anni e minò profondamente il suo equilibrio mentale e le sue condizioni fisiche.
Nonostante le prime avvisaglie di crisi, Jamie Lee Curtis continuò ad assumere antidolorifici perché ebbe l’impressione di poter continuare a gestire contemporaneamente la propria vita pubblica, la propria vita privata e la sempre più intensa dipendenza dalla sostanza.
Il Vicodin viene somministrato in pillole. Il gesto di prenderne una manciata di tanto in tanto era diventato così abitudinario che Jamie Lee Curtis quasi non vi faceva più attenzione. La donna si rese conto però di aver raggiunto il punto di non ritorno nel momento in cui si trovava da sola a cena e decise di assumere una manciata di pillole insieme a un bicchiere di vino per buttarle giù.
In quel momento decise di riprendere in mano la propria vita e di cominciare il difficile percorso di disintossicazione che l’avrebbe liberata dalla dipendenza. Attualmente la Curtis è pulita da vent’anni e parla pubblicamente della sua passata dipendenza.
Purtroppo anche altri membri della famiglia di Jamie Lee Curtis avevano problemi di dipendenza: il padre, Tony Curtis, era dipendente da cocaina e a lungo Jamie Lee si ritrovò a assumere droga insieme a suo padre.
Ironicamente Curtis girò un film intitolato proprio Cocaina nel 1949, appena prima del famosissimo Francis, il Mulo Parlante.
Uno dei sei fratelli di Jamie, Nicholas, ha fatto uso di eroina ed è morto di overdose a soli 21 anni, nel 1994. Nicholas era in realtà un fratellastro di Jamie Lee: quest’ultima era infatti nata dal primo matrimonio di Tony Curtis con Janet Leigh, a sua volta attrice; Nicholas era invece nato dal terzo matrimonio di Tony Curtis con l’attrice Leslie Allen.
Per un lungo periodo Jamie fu l’unica figlia a intrattenere rapporti stabili con il padre: il resto della famiglia si era completamente allontanata da lui, probabilmente a causa dei suoi problemi con la droga. Tony Curtis a morire di broncopneumopatia cronica ostruttiva.