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Sono tanti i ruoli che ha interpretato nella sua vita: modella, cantante, attrice e musa, ma quello che le resterà più impresso è senz’altro quello di icona. Una bellezza che non passa inosservata, semplice, naturale ma disarmante, destinata a passare alla storia. Scopriamo chi è Jane Birkin, dal successo straordinario e intramontabile che ha segnato più di un’epoca.
Chi è Jane Birkin
Jane Mallory Birkin nasce a Londra il 14 dicembre 1946. Suo padre, il maggiore David Birkin è stato un comandante della Royal Navy, mentre sua madre, Judy Gamble, era un’attrice. Anche se originaria di una famiglia industriale che ha trovato la sua fortuna nel settore del merletto, Jane non pensa a lanciarsi nel mondo della moda. Seguendo le orme materne, debutta appena diciassettenne sui palcoscenici inglesi, nei favolosi anni della cosiddetta swinging London. Da quel momento la sua carriera spicca il volo, ed andrà di pari passo con le sue storie d’amore.
Carriera e vita privata
Jane inizia ad esibirsi nel ruolo di cantante in alcuni musical, incoraggiata dal noto compositore John Barry, che diventa suo marito a soli 19 anni. Dal matrimonio, durato appena due anni, nasce la prima figlia Kate, suicidatasi nel 2013. L’esordio sul grande schermo avviene con Non tutti ce l’hanno, mentre il successo arriva dal film Blow-up di Antonioni, in cui fa scalpore una sua scena in topless. Prende parte a numerosi film di successo, come La piscina, Alba pagana, Il romanzo del ladro di cavalli, Una donna come me, Bagarre express e Assassinio sul Nilo.
Nel 1968 si trasferisce in Francia, e sul set del film Slogan incontra il suo grande amore, il cantante e musicista Serge Gainsbourg. La loro sarà una storia d’amore lunga e intensa, nonché un proficuo sodalizio artistico. Insieme sono la coppia più chiacchierata e ricercata dai paparazzi, dopo la pubblicazione della canzone Je t’aime… moi non plus, scandalosa all’epoca per il testo esplicito e i gemiti della Birkin, alternati a parole d’amore. Jane dimostra anche un grande talento musicale, cantando con la sua voce sottile e delicata melodie dolci e sensuali. Nel 1971 nasce la sua secondogenita, Charlotte Gainsbourg, che come la madre diventerà cantante e attrice. Nonostante la relazione con Gainsbourg si concluda nel 1980, la loro collaborazione artistica continua anche negli anni successivi.
Dopo la fine di questa storia Jane compie un radicale cambio di rotta. Abbandona l’immagine di ragazza sbarazzina e sexy che aveva interpretato in numerose pellicole e fa emergere una personalità più complessa. Anche in questo caso il cambiamento non è casuale, ma avviene in seguito all’incontro con il regista francese Jacques Doillon, terzo compagno dell’attrice fino al 1991. Con lui avrà l’ultima figlia nel 1982, Lou Doillon, modella e cantante di successo.
Dal 1987 Jane si allontana progressivamente dal mondo del cinema, preferendo calcare la scena teatrale e dedicarsi ad altri progetti.
Icona di stile
Sin da giovanissima Jane Birkin è riuscita ad incantare con uno stile iconico. Niente di eccessivo o troppo sofisticato: le sue scelte di moda hanno sempre valorizzato la sua bellezza naturale ma comunque raffinata, a cui non mancava una buona dose di sensualità. Negli anni 60 e 70 i must dell’attrice erano senz’altro i jeans a zampa d’elefante o hot pants, abbinati con t-shirt bianche, camicie maschili o top aderenti. E per dei look più seducenti optava per abiti di pizzo scollati, vestiti dall’effetto baby doll o tuniche semi trasparenti. Sul fronte accessori immancabili erano le ballerine – oggi sostituite dalle Converse – abbinate alla borsa/cestino di vimini molto capiente. Uno stile fresco e libero che ha portato proprio insieme alla figlia Lou realizzando una linea di abbigliamento per la casa di moda La Redoute. Non stupisce, quindi, che abbia ispirato un vero e proprio cult del mondo delle borse.
La Birkin Bag
Nel 1983, su un volo da Parigi a Londra, Jane Birkin si trova seduta accanto a Jean-Louis Dumas, l’allora presidente della maison Hermès. Parlando di borse, gli spiegò di portare sempre con sé quel cestino di vimini perché non riusciva a trovare un’alternativa di pelle abbastanza grande ma elegante al tempo stesso. Seguendo queste indicazioni Dumas creò poco dopo una borsa capiente e lussuosa, di forma rettangolare, dotata di un profilo levigato e di cuciture a punto sellaio. Con in più uno spazio apposito per il biberon. Nacque così la Birkin Bag, una delle più esclusive e desiderate it-bag della storia.
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