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Grazie alla sua importante ricerca è stato possibile conoscere in modo approfondito la vita e le abitudini degli scimpanzé e rivalutare il concetto di essere umano.
Ecco chi è Jane Goodall, la quale ha dedicato interamente la sua vita allo studio e alla protezione dei primati in tutto il mondo.
Tra le donne di successo del Novecento si deve includere anche Jane Goodall, oggi 86enne, grazie a cui si sono fatte numerose scoperte sulla vita degli scimpanzè. In base a quanto scoperto, anche il concetto di essere umano è stato rivisitato.
Dame Valerie Jane Morris-Goodal è nata a Londra il 4 aprile 1934 e sin da giovanissima si interessò agli animali.
Nel 1957 giunse in Africa come inesperta aiutante del paleontologo Louis Leakey senza alcun tipo di specializzazione. Passò poco tempo prima che il professionista si accorgesse che la Goodall aveva una grande talento e così la mandò in Tasmania con sua madre. Nel 1964, pur non avendo studi precedenti, ottenne il dottorato in etologia all’università di Cambridge e da quel momento iniziò la sua carriera nel mondo scientifico.
Nel corso della sua vita si sposò per la prima volta nel 1964 con un fotografo naturalista, dal quale divorziò 10 anni dopo.
Successivamente, si sposò con un membro del parlamento della Tanzania e i due rimasero insieme sino alla morte di lui avvenuta nel 1980.
Grazie al suo impegno di studiosa e attivista ha ricevuto molte onorificenze: la medaglia della Tanzania, il Premio di Kyoto, messaggero della pace delle Nazioni Unite e Grande Ufficiale dell’Ordine al merito della Repubblica italiana.
Jane Goodall fu una pioniera nel suo campo e grazie alle sue ricerche si sono fatti passi da gigante nello studio dei primati.
Non accettando le varie teorie della comunità scientifica, la donna dimostrò che gli scimpanzé usano delle tecniche incredibili per cacciare e non sono vegetariani. Osservò anche come gli scimpanzé usino degli utensili per le loro attività. Questa fu una scoperta rivoluzionaria, in quanto trasformò il concetto di essere umano, considerato sino ad allora l’unico a saper usare strumenti.
Jane Goodall è anche un’attivista convinta. Negli anni si rese conto che gli scimpanzé soffrivano a causa dell’intervento dell’essere umano.
Ciò la portò a visitare i laboratori di esperimenti, i circhi e le riserve naturali. Viste le loro condizioni e i maltrattamenti decise di girare il mondo per favorire la conservazione dei primati Ha fondato il Jane Goodall Institute e il progetto Roots & Shoots per permettere ai giovani di tutto il mondo di promuovere idee e azioni per la difesa degli animali.