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Fisico atletico e abile combattente, il The Muscles from Brussels ha interpretato sempre personaggi impegnativi.
Un uomo fuori dalle righe e imprevedibile, tanto sul set quanto nella vita privata (cinque matrimoni e tre figli!).
Jean Claude Van Damme nasce il 18 ottobre 1960 a Bruxelles, in Belgio. Trascorre un’infanzia tranquilla e si dedica principalmente alle arti marziali. Sport che inizia a praticare da piccolissimo, spinto dal padre, preoccupato per la sua statura minuta. A 15 anni il giovane Jean si guadagna un posto nel Belgium Karate Team e partecipa a numerose competizioni, anche internazionali.
Appena maggiorenne diventa proprietario di una palestra, la “California Fitness Center” e la sua vita sembrava stabile.
Tutto cambia quando interpreta una piccola parte alla pellicola francese “Rue Barbare“, di Gilles Béhat. L’esperienza lo appassiona al punto che vende la palestra per volare a Los Angeles in cerca di fortuna nel cinema. Un’ambizione totalmente improvvisa. Giunto in America, si mantiene con lavori precari, finché non trova lavoro come buttafuori nel locale di Chuck Norris a Long Beach.
È lo stesso Norris che gli offre una prima piccola parte in “Rombo di tuono“(1984), di Joseph Zito e poi “Kickboxers – Vendetta personale“(1985), di Corey Yuen ma entrambi non gli portano particolare fortuna.
Un giorno, per caso, incontra un produttore della Cannon Pictures e, mostrando le sue doti nelle arti marziali, riesce a farsi scritturare come protagonista per “Senza esclusione di colpi“(1988), di Newt Arnold, girato ad Hong Kong.
Una curiosità? Il film fu lanciato due anni dopo le riprese, perché gli stessi produttori pensavano che sarebbe stato un fiasco. Contrariamente, quando il film fu presentato, divenne un vero e proprio successo.
A partire da questo momento, Van Damme viene soprannominato ‘The Muscles from Brussels‘ e la carriera decolla. Gira diversi film come “Cyborg”(1989), di Albert Pyun; “Lionheart: scommessa vincente“(1990), di Sheldon Lettich, dove recita e cura la sceneggiatura; “I nuovi eroi“(1992), di Roland Emmerich, e “Timecop – indagine dal futuro“(1994), di Peter Hyams, che sbanca letteralmente i botteghini.
Inoltre si dedica anche alla regia con “La prova”(1996) che non avrà i risultati sperati. Negli anni Duemila, il suo fascino da duro si eclissa ma cercherà comunque di continuare la sua carriera d’attore con qualche partecipazione cinematografica.
La vita privata dell’attore è stata tumultuosa e sicuramente poco facile infatti è stato sposato per ben cinque volte. L’amore della sua vita, anche se a intermittenza, è stata la culturista Gladys Portugues, con cui l’attore si è sposato due volte.
La prima moglie è stata Maria Rodríguez con cui ha avuto una relazione dal 1978 al 1984 dalla quale divorzia per sposare Cynthia Derderian con un matrimonio-lampo di meno di un anno.
Il terzo matrimonio è con la culturista Gladys Portugues da cui avrà due figli, Kristopher Van Varenberg (20 maggio 1987) e Bianca Bree Van Varenberg (17 ottobre 1990) entrambi attori. Nel settembre 1992 divorzia da Gladys per sposare, l’anno dopo, la fotomodella Darcy LaPier, amica di Gladys, dalla quale ha un altro figlio, Nicholas (10 ottobre 1995). Nel 1997 divorzia anche da lei, per sposare di nuovo, il 25 giugno 1999, Gladys Portugues.