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Storia di Jeff Buckley, giovane talento e musicista del secolo scorso. Scopriamo il suo esordio nel settore e gli anni del successo prima dell’incidente mortale.
Chi era Jeff Buckley
Jeffrey Scott Buckley (Anaheim, 17 novembre 1966 – Memphis, 29 maggio 1997) è stato un cantautore statunitense. Cresce in California insieme al fratello e alla madre violincellista Mary Guibert, abbandondati dal padre, il cantante Tim Buckely. Insieme a loro anche il patrigno Ron Moorhead, ricordato da Jeff come fondamentale per la sua crescita.
Nel corso della sua infanzia è circondato da musica e appassionati di musica tra cui la madre e il patrigno che lo introduce all’ascolto di artisti come i Led Zeppellin, ma anche i Queen, Jimi Hendrix o i Pink Floyd. Inizia così a soli 5 anni a suonare la chitarra acustica, per poi riceverne una elettrica a 12, età in cui decide di voler diventare un musicista. Dopo il diploma infatti si dedica completamente alla musica suonando prima in un gruppo jazz, per poi appassionarsi al progressive rock.
Jeff Buckley e il successo nella musica
Si iscrive poi al Guitar Institute of Technology dove spera di trovare una formazione adeguata, ma che successivamente in un’intervista dirà essere stata una grande perdita di tempo, sebbene ne abbia apprezzato le nozioni teoriche.
Durante la fine degli anni ’80 si esibisce in tour con Shinehead e partecipa ad alcune sessioni con il produttore Michael J. Clouse. Inizia man mano ad avere le giuste conoscenze e, dopo essersi distaccato musicalmente dal padre, si trasferisce a New York, pronto a debuttare con i Gods and Monsters.
Il giorno dopo il loro esordio, lascia la band. Decide quindi di iniziare ad esibirsi come solista passando dal folk al jazz, dal rock al blues. Alcuni manager lo notano e la Columbia Records gli propone un contratto che firma nell’autunno 1992. Due anni dopo il suo vero e proprio esordio debutta con un tour negli Stati Uniti, seguito da un tour europeo.
L’incidente di Jeff Buckley
Dopo aver suonato per numerosi mesi in tutto il mondo inizia a comporre brani per un nuovo album. Nel frattempo sono numerosi gli artisti che desiderano collaborare con lui, da Patti Smith a Lou Reed. Una volta ripreso il tour però, nella sera del 29 maggio 1997 succede l’impensabile.
Jeff chiede all’autista che guidava il furgone di fermarsi sulle rive del Wolf River perchè vuole farsi un bagno. Nel giro di poco però arriva un battello che con il suo passaggio crea un gorgo che risucchia il cantante. Buckley sparisce dalla vista dell’autista che chiama subito la polizia, ma il corpo viene trovato solo diversi giorni dopo trai rami di un albero sotto un ponte a Memphis.