Chi è Jen Psaki: curiosità sull’addetta stampa di Joe Biden

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Avere un team di esperti per la comunicazione è fondamentale in ambito politico.

Riuscire a cambiare le dinamiche di genere di questa stessa squadra è già il primo passo per lanciare un messaggio molto chiaro. Lo ha capito Joe Biden che ha deciso di creare un gruppo interamente al femminile capeggiato da Jen Psaki, la nuova portavoce della Casa Bianca.

Chi è Jen Psaki

Jen Psaki, pseudonimo di Jennifer Rene (Stamford, 1º dicembre 1978), è una giornalista statunitense, attualmente addetta stampa della Casa Bianca. Di sangue parzialmente greco e polacco nasce nel Connecticut e studia per specializzarsi in politica, un settore che la appassiona molto.

Riesce a diventare collaboratrice del partito democratico e unirsi allo staff di Barack Obama durante la sua campagna elettorale del 2008. Con la vittoria alle presidenziali viene assunta come vice del portavoce Robert Gibbs per poi diventare vicedirettrice delle comunicazioni.

La crescita lavorativa tra presidenziali e vita aziendale

Nel 2011 decide di lasciare l’incarico alla Casa Bianca per il ruolo di vicepresidente di un’importante società di pubbliche relazioni. Il ruolo a Washington per la Global Strategy Group dura un solo anno e successivamente torna a lavorare con Obama per la sua seconda candidatura nel 2012.

Nel frattempo il presidente la sceglie anche come portavoce del Dipartimento di Stato degli USA portandola ad avere stretto contatto con la stampa internazionale. La vittoria di Obama le permette di diventare direttore delle comunicazioni della Casa Bianca fino alla fine del suo mandato, incarico che abbandona con l’arrivo dell’ex presidente Trump. In questo periodo lavora per la CNN ma con la nuova candidatura Biden-Harris decide di tornare in azione.

La nomina di portavoce della Casa Bianca

Con la vittoria del partito democratico ottiene il suo incarico di portavoce della Casa Bianca. L’insediamento del nuovo presidente la pone subito sotto l’attenzione della stampa che la interpella per gli argomenti più disparati. Riesce a rispondere alle domande mostrandosi all’altezza del ruolo e dimostrando il cambio rotta rispetto al governo precedente che aveva quasi rotto i rapporti con la stampa.

Il suo comportamento non ha nulla a che fare con l’aggressività di Sean Spicer, l’uomo che l’ha preceduta in questo incarico, ma si mostra invece estremamente civile e pacata.

Nel suo primo briefing afferma inoltre di voler combattere le fake news e che questo deve essere un obiettivo comune per il suo team e la stampa. Consapevole della possibilità di scontro tra i due organi Jen Psaki non perde di vista il suo scopo.