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Jessica Watson è una velista australiana, la più giovane al mondo a completare all’età di soli 16 anni una circumnavigazione del globo in solitaria. Partita da Sydney il 18 ottobre 2009, ha attraversato l’Oceano Pacifico, Atlantico e Indiano ed è riapprodata a Sydney il 15 maggio 2010, tre giorni prima del suo diciassettesimo compleanno. Nonostante il viaggio non raggiungesse le 21.600 miglia nautiche richieste per essere considerato una circumnavigazione, Jessica è stata nominata Young Australian of the Year 2011 e ha ricevuto una Medaglia dell’Ordine dell’Australia. Chi è Jessica Watson?
Chi è Jessica Watson: la storia della giovane velista australiana
Jessica Watson è nata a Gold Coast, in Australia da due genitori neozelandesi, Roger e Julie Watson. Ha una sorella maggiore (Emily) e un fratello e una sorella minori (Tom e Hannah). La famiglia Watson ha vissuto per cinque anni a bordo di una barca, trasmettendo ai figli l’amore per il mare e la navigazione. Tutti e quattro i fratelli, infatti, sono abituati a navigare fin da bambini.
A 11 anni Jessica fu colpita dalla storia di Jesse Martin, giovane circumnavigatore del globo, che fece maturare in lei il desiderio di emularne l’impresa. Era stata la madre a leggerle la sua storia, narrata nel libro “Lionheart: A Journey of the Human Spirit”.
Così, nel 2008, Jessica annunciò di voler circumnavigare il globo in solitaria e senza soste. «Volevo mettere alla prova me stessa e realizzare qualcosa di cui essere orgogliosa. E sì, volevo ispirare la gente. Odiavo essere giudicata secondo il mio aspetto e secondo le aspettative degli altri su ciò che una ragazzina fosse in grado di fare».
Prove e primi fallimenti
Nel 2009, Jessica Watson iniziò le prove in mare a bordo della sua imbarcazione, la Ella’s Pink Lady, tra Gold Coast, Brisbane e Sydney. Nonostante le prime prove si svolsero principalmente senza intoppi, durante una prova in mare si scontrò con la Silver Yang, un cargo da 63.000 tonnellate, perdendo l’albero nell’impatto.
Le critiche non mancarono ad arrivare. Specialmente dopo l’incidente, Barry Tyler della rivista Pacific Motor Yacht scrisse sul suo progetto: «Come la maggioranza del mondo dei marinai, considero irresponsabile, arrogante e senza dubbio ignorante tentare una tale prodezza a un’età così giovane e con così poche esperienze di navigazione trans-oceanica»
Nonostante le numerose critiche, Watson salpò dal porto di Sydney il 18 ottobre 2009 con la sua Ella’s Pink Lady.
Jessica ha iniziato e concluso la sua circumnavigazione a Sydney, passando vicino a Nuova Zelanda, Isole Figi, Kiribati, Capo Horn, Capo di Buona Speranza, Capo Leeuwin, Capo Sud Est e attraversando l’Equatore a Kiritimati. Il viaggio doveva durare otto mesi, per una distanza di circa 23.000 miglia nautiche. Il piano era di viaggiare in solitaria e senza assistenza.
Alle 13:53 del 15 maggio 2010, Jessica Watson ha attraversato la linea del traguardo nel porto di Sydney, dopo 210 giorni di viaggio e 3 giorni prima del suo diciassettesimo compleanno.
In un’analisi del sito Sail-World.com, si sostiene che la distanza percorsa da Jessica Watson è di 19.631,6 miglia nautiche, meno della distanza minima stabilita dal World Sailing Speed Record Council (WSSRC) per considerare la sua circumnavigazione un record. Si pensa, in realtà, che dietro queste polemiche ci sia piuttosto la riluttanza nel riconoscere un record stabilito da una giovane navigatrice under 18.
Nonostante le critiche, Watson ha avuto i suoi sostenitori, non solo prima e durante il viaggio, ma anche dopo l’impresa. All’arrivo a Sydney, ha incontrato circa 75.000 spettatori tra cui l’allora Primo Ministro australiano. Da quando ha completato la sua circumnavigazione, Jessica ha ricevuto numerosi premi e riconoscimenti: il premio “Spirit of Sport” della Hall of Fame di Sport Australia e “Young Performer of the Year” per il 2010, ed è stata nominata Giovane australiana dell’anno il 25 gennaio 2011.
Jessica è un esempio di coraggio e spirito d’avventura tutto al femminile che ha caratterizzato grandi donne del passato come Sylvia Earle e Amelia Earhart.