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John Frusciante è tornato nel gruppo: potrebbe essere questo il titolo del nuovo capitolo della storia dei Red Hot Chili Peppers, iniziato ufficialmente il 15 Dicembre 2019. Dopo dieci anni di fruttuosa collaborazione con il giovanissimo chitarrista Josh Klinghoffer, i RHCP tornano ad aprire le braccia della band al chitarrista più iconico delle loro molteplici formazioni, quel John Frusciante che di tanto in tanto ha bisogno di prendersi dieci anni di pausa dalla troppa popolarità.
Facilmente riconoscibile per essere sempre il più vestito della band e per il suo attaccamento viscerale alla Fender Stratocaster, John è diventato uno dei simboli di una generazione di musicisti tormentata e talentuosa, tanto che il suo nome fu scelto nel ’94 dal romanziere Enrico Brizzi per rappresentare l’istantanea di un’intero periodo storico.
John Frusciante: storia di due ritorni
Sembra un amore tormentato ma assolutamente indissolubile quello tra uno dei più grandi chitarristi rock del mondo, John Frusciante, e la band che lo ha reso famoso a livello planetario, i Red Hot Cili Peppers.
John entrò nel gruppo nel 1988, quando aveva solo diciotto anni e Flea, altro elemento iconico della band, lo chiamò a sostituire Hillel Slovak, precedente chitarrista della band morto drammaticamente di overdose quello stesso anno.
Dopo aver accettato con entusiasmo, John divenne una colonna portante del gruppo, incidendo con i RHCP Mother’s Milk e Blood Sugar Sex Magik, due dei più grandi album funk rock della storia della musica.
Proprio nel corso del Blood Sugar Sex Magik Tour, nel 1992, John lasciò il gruppo per la prima volta, completamente sopraffatto dalla fama e dalla sovraesposizione a cui la band era sottoposta a causa del successo ottenuto con i primi due album.
La morte di River Phoenix e il ritorno
Cominciò nel ’92 un periodo drammatico per il chitarrista, che si chiuse nella solitudine più completa, in compagnia dell’eroina e delle opere dei suoi miti di sempre: Leonardo Da Vinci, David Bowie e Frank Zappa. Distrutto anche dalla morte del suo amico River Phoenix, giovanissimo fratello del recente premio Oscar Joaquin Phoenix. River morì di overdose.
In quel periodo Frusciante sopravvisse lui stesso a ben otto overdose autoinflitte, ma riuscì a sopravvivere a se stesso e tornò nel gruppo nel 1998, in tempo per incidere due enormi successi commerciali dei Red Hot Chili Peppers: Californication, By The Way e il doppio album Stadium Arcadium. Risale al tour di Stadium Arcadium la memorabile esibizione allo Slane Castle, una delle più alte e perfette della storia musicale di John.
Josh Klinghoffer e l’annuncio ufficiale su Instagram
Nel 2009 John annuncia per la seconda volta il suo addio ai compagni d’avventura, consigliando la sua sostituzione con il talentuoso chitarrista Josh Klinghoffer che già da tempo collaborava coni Red Hot e che rimase nella formazione per ben dieci anni, suonando negli album I’m With You e The Gateway.
Il 15 Dicembre 2019, a dieci anni di distanza dal secondo addio, John torna nei Red Hot: ad annunciarlo un post condiviso prima sul profilo Instagram del gruppo e poi repostato da quello personale del bassista Flea.
I Red Hot Chili Peppers annunciano la separazione da colui che è stato il nostro chitarrista negli ultimi dieci anni, Josh Klinghoffer. Josh è un musicista meraviglioso che amiamo e rispettiamo. Siamo molto grati per il tempo trascorso con lui e per gli innumerevoli doni che ha voluto condividere con noi.
Annunciamo anche, con grande eccitazione e con il cuore traboccante di gioia, che John Frusciante sta unendosi di nuovo al nostro gruppo.
Grazie.
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Un post condiviso da Red Hot Chili Peppers (@chilipeppers) in data: 15 Dic 2019 alle ore 12:28 PST
I fan, in delirio, hanno fatto rimbalzare la notizia ai quattro angoli del globo: i Red Hot Chili Peppers suoneranno con Frusciante anche nella data italiana di Giugno, che promette di essere uno spettacolo indimenticabile.