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Ci sono pensieri ed emozioni che spesso non riusciamo ad esprimere a voce alta.
Che sia per vergogna, paura di essere giudicati o semplicemente perché anche per noi è complicato spiegarli. Per non avere queste difficoltà c’è una pratica classica e semplice che ci viene in aiuto: scrivere i nostri pensieri, raccontandoli solo a noi stessi, più comunemente nota come journaling.
Se da adolescenti il diario segreto era il luogo dove aprirsi e rivelare inconfessabili segreti, per l’età adulta esiste una pratica analoga ma con un nome diverso.
Trattasi del journaling, termine inglese che indica una tecnica per tenere una traccia permanente dei propri pensieri e della propria vita. In altre parole è la scrittura sul diario di un flusso libero di pensieri.
Questo tipo di scrittura è tanto antico quanto diffuso: presidenti, sovrani e illustri letterati sono ricorsi al journaling per aiutarsi nella vita quotidiana e per raggiungere i propri obiettivi.
Tenere aggiornato un diario, infatti, su cui appuntare riflessioni e idee è una tecnica per rilassare la mente e per esprimere ciò che si ha nel profondo.
Lo scopo è proprio questo: migliorare il benessere generale, aiutare nella gestione dello stress, focalizzare sogni e individuare desideri.
Prerequisito fondamentale per il journaling è lo scrivere a mano.
Armarsi quindi di carta e penna, perché solo così la scrittura sarà davvero liberatoria.
Scrivere è un’attività complessa, e fare journaling non è da meno. Davanti alla pagina bianca può essere complicato trovare uno stimolo giusto per iniziare e anche solo appoggiare la punta della penna e tracciare un segno. Soprattutto quando si comincia ci si può far prendere dal blocco dello scrittore. Ma fortunatamente esistono diverse tecniche per iniziare a fare journaling, basta solo trovare quella che meglio si adatta alle vostre esigenze.
Scrittura libera o creativa, non ci sono regole. L’importante è annotare qualunque pensiero venga in mente in qualunque momento della giornata.
Dette anche morning pages, è una delle tecniche più consigliate e gettonate. Si tratta di un vero e proprio rituale mattutino in cui scrivere a ruota libera 3 pagine prima di cominciare la giornata. Non ci sono vincoli ma solo scrivere di getto tutto quello che viene in mente rispettando la quantità delle 3 pagine.
Adatto per chi non ama la scrittura, in questa versione del journaling si utilizza qualsiasi tecnica creativa venga in mente: pennarelli, pittura, collage, scarabocchi. Questo è un allenamento intensivo per la mente creativa, che ha un linguaggio fatto di immagini, simboli, forme. Si può così esprimere al meglio quegli aspetti che a parole si fatica a descrivere. Il quaderno diventerà un po’ alla volta un vero e proprio libro d’artista, unico e prezioso.
Se manca l’ispirazione iniziale o serve uno schema strutturato si può provare con un guided journal, un diario guidato in genere pieno di prompt, ossia suggerimenti su temi specifici (tipo “Quali sono i tuoi obiettivi per il 2021?”) che, aiutando la riflessione, vi faranno prendere dimestichezza con questa pratica.
Ma quali sono i vantaggi del fare journaling? Oltre ad allenare e stimolare la nostra creatività, scrivere è il miglior modo per far uscire i pensieri.
Fissandoli sulla carta diamo una forma alle nostre idee e ne diventiamo più consapevoli. Poco alla volta, infatti, emergono spunti interessanti a cui la mente quotidiana razionale non pensa. Inoltre, è l’occasione per mettere in luce emozioni e nodi che a volte non si vedono con chiarezza. La scrittura ci aiuta a fare un lavoro di introspezione e ad indagare in maniera più profonda dentro di noi, a capire meglio quali sono i nostri desideri e le nostre aspettative di vita e cosa vogliamo davvero per noi stessi.
È anche un buon strumento per il problem solving, ottima per mettere le cose a fuoco e trovare soluzioni più facilmente.
Non c’è quindi un modo giusto o sbagliato di fare journaling. Basta iniziare a scrivere, per fare chiarezza e trovare le risposte che molto spesso sono già dentro di noi.