Jova Beach Party a Viareggio: Lorenzo critica le richieste del comune

Olga Luce

Olga Luce, nata a Napoli nel 1982, è diplomata al liceo classico. Scrive di cronaca, costume e spettacolo dal 2014. Il suo motto è: il gossip è uno sporco lavoro, ma qualcuno deve pur farlo (quindi tanto vale farlo bene)! Ha collaborato con Donnaglamour, Notizie.it e DiLei. Oggi scrive per Donnemagazine.it

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Jova Beach Party sempre più difficili da organizzare: dopo la cancellazione della data di Albenga, in Liguria, e le polemiche per il poco rispetto dell’ambiente che l’organizzazione dell’evento ha mostrato nella gestione di altre location, arriva il braccio di ferro con il comune di Viareggio il quale, per questioni di sicurezza è entrato in conflitto diretto con Jovanotti, il quale si è duramente sfogato sui social nonostante il fatto che di solito il cantante eviti di alimentare polemiche.

Il Jova Beach Party è sicuro?

Il format della serie di eventi estivi proposti da Lorenzo Jovanotti prevede in linea generale una pacifica invasione delle spiagge italiane in una lunga e movimentata giornata di musica che intende coinvolgere famiglie e bambini, giovani e vecchi, in una sola grande, lunghissima festa sulla spiaggia.

Se nelle intenzioni degli organizzatori sarebbe tutto perfetto, all’atto pratico delle cose stanno nascendo problemi di ogni tipo.

Oltre alle critiche per la gestione delle aree naturali, che uscirebbero letteralmente vandalizzate dopo il passaggio del pubblico, oggi arrivano quelle del comune di Viareggio in merito alla gestione della sicurezza del pubblico.

Il comune ha infatti imposto di transennare l’area in cui sarà ospitato il pubblico in maniera da creare corridoi di fuga che permettano una facile e sicura gestione della folla in caso di necessità o di vera e propria emergenza.

La cosa non è affatto andata a genio al protagonista dello show, che ha espresso su Facebook la propria frustrazione.

Jovanotti contro il comune di Viareggio

Famoso per odiare la polemica in ogni sua forma e per non tollerare le persone che sollevano inutili occasioni di constrasto, Jovanotti ha deciso di fare uno strappo alla regola e ha sentito il bisogno di scrivere un post su Facebook in cui spiega il suo punto di vista, difendendo prima di tutto la sua organizzazione:

La sicurezza è al primissimo posto nel progetto JBP e la collaborazione con le autorità è imprescindibile e noi ci adegueremo ad ogni direttiva che ci verrà imposta ma se davvero è questa la loro ultima parola mi dispiace tantissimo e sono perplesso, non ha senso penalizzare un pubblico, soprattutto questo pubblico, e impoverire lo spirito di un evento bello che porta in scena un’idea di mondo non diviso in recinti come quelli di un allevamento intensivo o dell’ora d’aria di Alcatraz.

Jovanotti sfrutta i volontari?

Oltre a essere indirettamente accusato dal comune di Viareggio di non avere preso provvedimenti di sicurezza davvero validi per gestire l’evento, Jovanotti nelle scorse settimane ha anche dovuto far fronte allo scandalo che ha riguardato la gestione dei rifiuti lasciati dal suo pubblico.

A quanto pare, piuttosto che assoldare degli addetti o affidarsi a delle aziende specializzate, l’organizzazione del Jova Beach Party ha deciso di affidarsi al lavoro dei volontari che avrebbero dovuto ripulire l’area raccogliendo i rifiuti in cambio di un gadget, di una bibita e poco altro.

Prima ancora c’erano stati gravi problemi di comunicazione sulla gestione dell’accredito bambini.

Non si sa come si siano evolute le cose e se anche nelle prossime date del tour la strategia rimarrà la stessa, ma c’è da dire che di certo questa serie di eventi estivi avrebbe potuto essere messa in piedi con una macchina organizzativa migliore di quella che è scesa in campo.