Joyce Dahmer era la madre di Jeffrey Dahmer, il pluriomicida attualmente molto discusso e protagonista della nuova serie-tv disponibile su Netflix.
Lei, come il resto della famiglia di Dahmer, ha avuto un ruolo centrale negli sviluppi psicologici del figlio ed era una donna estremamente fragile: che cosa sappiamo di lei e qual è la sua storia?
Joyce Dahmer: chi era la madre di Jeffrey Dahmer
Joyce Dahmer era nata nella città di Columbus, nel Wisconsin, il 7 febbraio 1936 sotto il segno dell’Acquario.
Dopo essersi sposata con Lionel Dahmer, la coppia decise di stabilirsi a Milwaukee. Nel 1960 nacque il primogenito, Jeffrey, ma la gravidanza non fu affatto semplice per la donna, che durant ei 9 mesi soffrì di importanti attacchi di vertigini, di nausea e di una forte rigidità fisica mai realmente diagnosticata.
A causa delle sue condizioni fisiche, i medici decisero di prescrivere alla signora Dahmer farmaci come il fenobarbital e la morfina che, a posteriori, sono diventati elementi di grandi dubbi sui risvolti psicologici di Jeffrey: possono avere contribuito ai problemi psichici del ragazzo? Non lo sapremo mai.
A quanto pare anche la seconda gravidanza di Joyce Dahmer non fu semplice; dopo la nascita di David, il fratello minore di Jeffrey, le cose tra Joyce e Lionel si complicarono ulteriormente. Nel 1970, quando Jeffrey Dahmer aveva solamente 10 anni, Joyce trascorse un mese intero in un ospedale psichiatrico: le fu diagnosticata una psicosi postpartum. Il disturbo di cui soffriva la signora Dahmer le procurava un’estrema confusione, la perdita di contatto con la realtà, una forte paranoia, sensazioni negative, delusioni e un processo di pensiero disorganizzato e anche ricco di allucinazioni. Insomma, la situazione in famiglia non era affatto semplice.
Arrivata al limite di sopportazione e in preda a uno stato psicofisico complicato, Joyce Dahmer decide di divorziare dal marito e proprio come si vede dalla serie di Netflix, la donna partì con il figlio minore David, del quale ebbe l’affidamento, mentre Jeffrey – allora maggiorenne – decise di rimanere a vivere con il padre.
Joyce Dahmer si trasferì a Fresno, in California, dove cominciò a lavorare in una casa di riposo, mentre agli inizi degli anni ’90 ha diretto il Central Valley AIDS Team, un centro che si occupava delle malattie sessualmente trasmissibili.
La vita di Joyce Dahmer è stata una vita travagliata, difficile, fatta sostanzialmente di più bassi che alti. Aveva provato a suicidarsi nel marzo del 1994, quando fu trovata sdraiata a faccia in giù nella sua cucina dopo avere acceso il forno a gas e avere lasciato la porta aperta. In quell’occasione aveva anche lasciato un testamento, in cui dichiarava di volere lasciare tutto a David. Dopo pochi mesi da quel terribile accaduto, nel novembre 1994, suo figlio maggiore Jeffrey Dahmer fu assassinato in prigione dal compagno di cella.
Due anni dopo, il 21 maggio 1996, Joyce Dahmer tentò nuovamente il suicidio, questa volta con il monossido di carbonio. Scampata alla morte anche questa volta, la donna morirà nel 2000 a causa di un cancro al seno: aveva 64 anni.